La presidente della Commissione Sanità del Senato Annamaria Parente (Italia viva) è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Secondo un sondaggio Ipsos un italiano su sei non vuole vaccinarsi

“Penso che bisogna far comprendere l’importanza del vaccino –ha affermato Parente-. Tantissime malattie nel mondo sono state debellate solo grazie ai vaccini. Dobbiamo vaccinarci soprattutto per difendere i più fragili. E’ chiaro che viviamo in un momento di disorientamento, di paura, è comprensibile anche l’atteggiamento di timore, però penso che quando arriverà il vaccino piano piano accompagneremo i cittadini nella comprensione dell’importanza di un vaccino. Ovviamente non arriverà subito il vaccino, quindi dobbiamo continuare questa convivenza complicata col virus e dobbiamo rispettare le regole, oltre a rafforzare la medicina del territorio, a fare i tamponi. Penso che la prima fase ci ha colto tutti di sorpresa, nella seconda è come se non avessimo preparato i viveri sufficienti per affrontarla, su alcune cose siamo in ritardo. Adesso non abbiamo più alibi. Il governo e il commissario Arcuri hanno annunciato che si stanno preparando per trasporto, conservazione e distribuzione dei vaccini, sono fiduciosa. Stiamo insistendo affinchè il governo si attrezzi subito”.

Su ospedali e cure domiciliari

“Non dobbiamo affollare la rete ospedaliera, ma allo stesso tempo le persone malate non possono essere lasciate a casa in solitudine. Ci sono regioni che stanno facendo dei bandi per i medici a domicilio. Dobbiamo programmare una rete di assistenza domiciliare. Ce la stiamo mettendo tutta come Parlamento per trovare una collaborazione forte tra maggioranza e opposizione perché solo così possiamo uscire insieme da questa situazione”.

Sulla sanità in Calabria

ù“Gino Strada già tempo fa sosteneva che il problema della sanità vada risolto più nel sud Italia che in Africa. Credo che queste parole siano testimonianza del suo impegno e di quanto potrà fare bene se gli verrà dato questo ruolo in Calabria. Spero che sia lui il commissario, ma dovrà essere affiancato dai sindaci che sanno bene quali sono le carenze nelle varie città calabresi. Tutta l’Italia deve aiutare la Calabria perché così aiutiamo tutto il sistema Paese”.