II ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti (Iv) è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Tutto in famiglia”, condotta da Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus.

Riguardo alle misure a favore delle donne contenute nella legge di bilancio 2021

“E’ una svolta storica nel nostro Paese, svolta che ho fortemente voluto a partire dai mesi della pandemia, quando ho avuto la percezione di un mondo femminile che stava mettendo in campo il massimo delle energie e che però rischiava di essere la vittima principale di questa difficoltà storica che stiamo vivendo –ha affermato Bonetti-. Per questo ho voluto costituire una task force femminile che ha fatto proposte concrete per lo sviluppo del Paese. Queste proposte sono entrate nel piano della Next generation Ue e alcune di queste sono entrate nella legge di bilancio. In particolare ci sono due misure che reputo un passo in avanti straordinario per l’Italia: l’investimento sull’imprenditoria femminile e la costituzione di un fondo di 20 milioni di euro per l’accesso al credito, per dare sostegno da un punto di vista dei servizi e della formazione; e la decontribuzione del lavoro femminile: le imprese non pagheranno i contributi se assumeranno donne. Non ci fermiamo qui, abbiamo altri strumenti che vogliamo mettere in campo, ad esempio uno per tutelare la maternità e che favorisca il rientro al lavoro delle donne dopo la maternità, sia da un punto di vista dell’azienda decontribuendo le sostituzioni di maternità, sia della lavoratrice che avrà un aggravio di costi ed è giusto che abbia uno stipendio maggiore attraverso una decontribuzione. Si deve sempre combattere per le cose in cui si crede e che si pensa servano al Paese. Il fatto che il governo abbia accettato di seguire un percorso del tutto nuovo e coraggioso come il Family Act, il fatto che all’interno del piano per il Recovery ci sia la parità di genere come uno dei cluster principali credo sia un passo importante”.

Rilanciare la natalità

“Anche per riattivare il processo demografico del Paese, ma più in generale tutte quelle scelte di coraggio, investimento e sviluppo, dobbiamo restituire alle donne e agli uomini di fare queste scelte. Una donna deve essere libera di scegliere di poter essere madre, senza però dover escludere la dimensione del lavoro. Lo dicono anche i dati europei: i Paesi che hanno più donne che lavorano sono anche quelli che hanno un tasso più alto di natalità. Politiche familiari e lavorative devono andare insieme”.

Sul potenziamento degli asili nido

“L’investimento straordinario nell’educazione è uno dei pilastri del Family Act che abbiamo portato anche nel Recovery. In questa legge di bilancio confermiamo il bonus nido per le famiglie, diamo risorse ai comuni per aumentare i posti. Su questo capitolo intendiamo fare un ulteriore investimento economico nell’ambito del piano per Next generation UE”.