Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, è intervenuto nella trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.
Sulla situazione Covid-19 a Palermo
“Non sono solo preoccupato, ho anche il dovere di apparire preoccupato –ha affermato Orlando-. I segnali che arrivano dai medici fanno comprendere come questo incremento dei contagi in tutta Italia non trova adeguata risposta in termini di strutture sanitarie. Siamo stati messi in zona arancione sulla base di dati forniti dalla Regione, ma io chiedo che la Regione fornisca ai sindaci questi dati sullo stato delle strutture ospedaliere. La sensazione che si ha è che non abbiamo sufficienti strutture dedicate ai malati covid e sufficienti posti di terapia intensiva. Non si muore soltanto di covid ed è questa la ragione per cui ho lanciato questo segnale di allarme. I dati che ci hanno fornito sembra che siano quelli dei posti letto programmati, ai quali molto spesso non corrisponde la realtà dei posti letto attualmente attivi”.
Sulla scuola
“La competenza di chiudere le scuole non è dei sindaci. Ho chiesto formalmente alla asl e alla Regione di darmi rassicurazioni sulla tenuta, rispetto ai contagi, non soltanto delle strutture scolastiche ma anche di quelle sanitarie”.
Sulla possibilità di un lockdown nazionale
“Considero corretto l’approccio del governo che si basa su dati scientifici differenziando tra regioni, ma prego i presidenti di regione di non avere paura che la loro regione sia considerata rossa piuttosto che arancione, come se fosse una promozione o una bocciatura”.
Su Angela da Mondello di Non ce n’è coviddi
“La volgarità è tale che rischio di usare parole ancora più volgari del comportamento di questa signora, preferisco non commentare. Se ci sarà un processo penale nei suoi confronti costituirò il comune parte civile”.