Arte e mercato: Su Cusano Italia TV (264 dtt), nel secondo episodio di Unicum: storie da collezione, venerdì 30 ottobre alle ore 20.30, si è parlato con Alberto Fiz, critico, curatore ed art advisor, di collezionismo d’arte e delle ultime aggiudicazioni in asta dell’arte italiana.

Il collezionista d’arte

«Il collezionista d’arte è una figura differente dall’investitore in titoli finanziari, nel senso che prima ancora di parlare di mercato, collezionare arte è un fatto di passione, di emozioni rispetto a quella che può suscitare l’opera d’arte». Ha poi aggiunto: «Evidentemente, nel tempo il collezionista, è diventato esso stesso un esperto in grado di discernere, di trovare all’interno del proprio gusto un filo conduttore molto preciso. Il collezionismo italiano è tra i più importanti al mondo, nel senso che ha saputo sviluppare sempre più progetti di carattere pubblico e molto spesso è responsabile di fondazioni, di associazioni culturali, è un riferimento costante nel sistema dell’arte».

L’opera è in grado di comunicare solo nel tempo

«I social hanno una influenza determinante nel gusto del collezionista ma quest’ultimo dovrebbe tener conto che sono superficiali, si basano su sensazioni immediate e l’arte quasi mai è così, anzi quello che noi vediamo subito, non è mai la vera essenza dell’opera, la quale invece è in grado di comunicare solo nel tempo. L’ultimo Dpcm ha fatto in modo che le fiere cancellate si trasferissero online e sono nati una infinità di canali in cui vedere arte che sottraggono la componente emotiva. Si ha in questo modo, come l’impressione di trovarsi di fronte una “melassa” molto simile: forse il sistema funziona per chi sa cosa acquistare, altrimenti diventa tutto estremamente arduo».

Le Italian Sales

«Le ultime settimane di ottobre sono state difficili per le aste. Sarebbe stato un momento importante, trattandosi  dell’appuntamento di consacrazione dell’arte italiana a livello internazionale, le Italian Sales.          E invece, quest’anno Sotheby’s ha rinunciato all’ Italian Sale, inserendo solo un certo numero di opere italiane nell’asta d’arte contemporanea, mentre Christie’s ha fatto un tentativo, mettendo in asta 32 opere di arte italiana che non sono andate in base alle aspettative e ci sono stati alcuni risultati deludenti. Quello che ha suscitato maggiore clamore è stato l’invenduto di Contraerea. Si tratta di una straordinaria opera di Pino Pascali, un cannone giocattolo della serie armi, monito contro la guerra. Contraerea, proposta il 22 ottobre da Christie’s a Londra con una valutazione di 2,5 milioni di sterline non è stata venduta, all’interno di un asta che ha avuto un risultato complessivo deludente».

Insomma, periodo incerto più che mai ma l’arte italiana ha avuto modo di riscattarsi il 28 ottobre: l’Impressionist and Modern Art Evening Sale della major Sotheby’s a New York si è conclusa con un tutto venduto e con l’aggiudicazione record per 15,9 milioni di dollari del capolavoro di Giorgio de Chirico, Il pomeriggio di Arianna del 1913.