Meritocrazia Italia: i tempi sono propizi per ristabilire un nuovo equilibrio sociale e dare valore al merito. In una Italia da sempre legata alle convenzioni e naturalmente predisposta a favorire gli affetti, e non le competenze, non c’è più tempo e voglia di rimanere nelle solite dinamiche. Il viaggio non è semplice, ma da qualche parte deve pur cominciare. “Basare tutto sul merito significa favorire due aspetti: lo studio, la preparazione e l’abbattimento delle disparità sociali – ha osservato l’avvocato Paolo La Bollita, coordinatore provinciale dell’associazione, a Mattina con noi su Cusano Italia Tv – tutto si può combattere attraverso la valorizzazione del nostro patrimonio e con un atteggiamento positivo verso il periodo che attraversiamo.”
Come fare?
Perché certe dinamiche cambino è necessario “creare condizioni di sviluppo economico, con risorse che possono essere trovate in noi stessi, e fare in modo che ci sia una nuova concezione della polis. Il tricolore testimonia, attraverso il il rosso, il verde e il bianco, l’eguaglianza, la giustizia e la fratellanza, tutti principi possono aiutarci a ristabilire un nuovo ordine sociale – ha aggiunto La Bollita – bisogna dare voce a chi è in sofferenza, a chi non riesce ad arrivare a fine mese. Chi è più fortunato deve cercare di dare qualcosa a chi è meno fortunato.”
Il valore umano
Meritocrazia Italia è un gruppo associativo che merita di espandersi ulteriormente. “Vogliamo porre al centro, oltre il merito, la persona, l’umano. La diversità delle idee vorremmo che fossero il motore in grado di migliorare la qualità della vita – si è congedato La Bollita – il rilancio economico deve ripartire dalle infrastrutture, dall’ambiente, dall’abbattimento di costi come l’energia elettrica.”