Il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Achille Variati (PD), è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Cusano Italia Tv (canale 264 dtt).
Sulle proteste di piazza contro le restrizioni del governo. “Le piazze sono diverse, c’è un minimo comune denominatore che la stanchezza dei cittadini –ha affermato Variati-. Se a marzo cantavano l’inno d’Italia dai balconi con le bandiere, adesso è come se i cittadini avessero raggiunto il culmine, bombardati ogni giorno da informazioni diverse da parte di politici che parlano da tecnici e tecnici che parlano da politici. Le proteste dei commercianti e di chi è stato colpito dall’ultimo dpcm sono giuste. Noi al Ministero dell’Interno abbiamo il duplice compito di garantire le manifestazioni e di rintracciare gli infiltrati. C’è una differenza tra le piazze del sud e quelle del nord, ci sono varie componenti: dai centri sociali di sinistra, all’estrema destra, agli ultras. Le differenze tra nord e sud sono proprio relative agli infiltrati perché c’è anche una componente di criminalità organizzata che al sud è più forte e ovviamente la tesi è: indeboliamo lo Stato, perché noi siamo più bravi dello Stato. Noi questo non lo possiamo permettere. Coloro che sono stati fermati dalla polizia non sono mica i commercianti, sono personaggi conosciuti perché menano le mani. I lavoratori colpiti dalle restrizioni non possono essere lasciati soli dallo Stato”.
Sul nuovo dpcm. “Se dobbiamo essere sinceri, la luce in fondo al tunnel non la vediamo ancora. Nessuno ha la formula magica. Vorremmo tentare di non bloccare tutta la produzione. Tutti noi dovremmo essere responsabili per quanto possiamo, ma credo che questa storia dimostrerà che alla fine riusciremo ad uscire dal tunnel a testa alta grazie a tanti imprenditori. In questo momento abbiamo bisogno che gli imprenditori non abbiano sfiducia e credano nelle loro idee”.
Sulla proroga di cig e blocco dei licenziamenti. “Sono misure che, in questo momento, servono anche a non aumentare la tensione. Sui ristori alle aziende il governo si gioca la faccia sul fatto di mantenere la parola che queste quote a fondo perduto dovranno arrivare entro il 20 novembre, se questo non accadrà è un problema di credibilità da parte del governo
Sul rapporto tra Stato e Regioni. “Si è cercato di co-partecipare con le regioni e gli enti locali. Da parte dei comuni la collaborazione è stata ottima perché i sindaci non si tirano mai indietro. I presidenti di regioni, essendo in molti casi di centrodestra, hanno cercato di trasformare questo in una sfida tra centrodestra e centrosinistra”.
Sulla confronto governo-opposizione. “Il premier in Parlamento ha fatto una precisazione molto importante chiedendo a opposizione di sedersi al tavolo con la maggioranza, senza però fare confusione tra ruoli perché il governo si prenderà tutta la responsabilità. Il dire di no mi sembra francamente irresponsabile”.Variati (sottosegr. Min. Interno):