Il cimitero Flaminio di Roma a breve potrebbe sospendere il servizio di cremazione. La camera mortuaria del cimitero Flaminio-Prima Porta è satura e dal 2 novembre il cimitero Flaminio non accetterà più salme per la cremazione”. E’ quanto ha scritto Ama Cimiteri Capitolini, la branca della municipalizzata che si occupa delle tumulazioni e delle cremazioni, in una comunicazione inviata alle agenzie funebri di Roma. Sul tema, è intervenuto Gianluca Fiori, presidente di Assifur (Associazioni imprese funebri Roma) ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.
No alle salme per la cremazione nel cimitero Flaminio
“L’Ama ha detto che sospendono la ricezione delle salme al cimitero Flaminio –ha affermato Fiori-. Quindi dal 2 novembre le salme saremo costretti a portarle al cimitero Verano. Loro dicono che il cimitero Flaminio è saturo a causa dei decessi da Covid, anche se confrontandomi con altri colleghi non mi pare che a Roma ci siano stati così tanti morti di covid. Secondo me sono loro che non riescono a gestire le pratiche, perché hanno poco personale e non assumono. Stante alla disposizione che ci hanno inviato, dobbiamo portare le salme al cimitero Verano al deposito, dopodiché dopo 48 ore dobbiamo andare a riprendere le salme per trasferirle al Flaminio. Ma io mi chiedo, se il problema è dell’amministrazione perché deve pagare l’agenzia?
Pagheranno i cittadini
“Così pagheranno di più i cittadini, almeno 500 euro in più. Come faccio io agenzia a spiegare queste cose a tutta l’utenza? Al Verano ci sono circa 250 posti disponibili, dopodiché, nel giro di qualche giorno, sarà saturo anche il cimitero Verano. Sulla circolare c’è scritto che, quando sarà saturo il Verano, non si accetteranno più domande per la cremazione e quindi le persone dovranno provvedere acquistando il loculo, anche se magari poi a fine pandemia vorranno fare la cremazione del proprio caro. Questa cremazione alla fine da 800 euro andrà a costare oltre 3mila euro”.
Una situazione mai vista
“Io lavoro da 40 anni in questo settore e non avevo visto niente del genere, purtroppo le cose andranno ancora peggio. Quando i cimiteri capitolini erano gestiti dal Comune funzionavano benissimo, una volta c’era il servizio giardini per strada, c’erano gli asili che erano per tutti. Tutti quei servizi erano gestiti con i proventi derivati dai servizi funebri del Comune di Roma, hanno dato in mano la gestione all’Ama e i risultati sono quelli che vediamo. Adesso succederà il finimondo”.