Luciano Nobili, deputato di Italia Viva, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sullo scontro nel PD riguardo al rimpasto di governo

“Vi assicuro che nel Pd c’è parecchia voglia di rimpasto e non è solo Marcucci a parlarne –ha affermato Nobili-. E’ una discussione che c’è nella maggioranza, persino nel M5SNoi abbiamo posto un tema. E’ una situazione molto seria quella che il Paese sta affrontando, se questa maggioranza deve andare avanti c’è bisogno che facciamo un tagliando, che ci si incontri, che ci si parli, non possiamo andare avanti a fare scelte che non sono pienamente condivise nella maggioranza. La nostra proposta è, siccome siamo in maggioranza insieme e siccome dovremo starci per altri due anni, serve un patto di governo entro il quale stabilire quali sono le 10 cose che vogliamo fare da qui al 2023, come si affronta la crisi pandemica e come se ne esce. L’eventuale discussione sull’adeguamento della squadra di governo è successivo a questo ragionamento. Vorrei un governo che fosse anche capace di andare davanti al Paese a dire: qualche errore l’abbiamo fatto, qualche sottovalutazione c’è stata. A noi ci hanno trattato come matti, ma sono mesi che parliamo di scuola e trasporto pubblico. Non c’era bisogno di chissà quali ricette, ma coinvolgere i pullman, i bus turistici fermi e gli ncc nei depositi. Sono idee nostre per i quali veniamo attaccati, insultati, derisi e poi tutta la maggioranza ci arriva, ma tardi e male”.

Eccesso di protagonismo di Conte?

“Non mi sono piaciute alcune risposte che Conte ci ha dato negli ultimi giorni. Non mi piace quando tende ad assomigliare a Conte del primo governo. Gli abbiamo chiesto di smettere qualunque atteggiamento populista. Che senso ha in queste ore negare qualunque ipotesi di lockdown se poi la curva dei contagi dovesse aumentare? Perché non parlare con grande serietà al Paese come fanno Merkel e Macron? Io non credo che le misure del dpcm possano abbassare la diffusione del contagio. Perché dire agli italiani che a dicembre avremo il vaccino? E’ molto improbabile che a dicembre potremo distribuire vaccini. Bisognava convivere col virus, da questo punto di vista si è fallito perché qui o siamo tutti chiusi o siamo tutti aperti senza le dovute precauzioni”.