Il sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Francesca Puglisi (PD) è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

 

Sul decreto Ristori. “Il governo ha cercato di intervenire immediatamente a seguito dei provvedimenti di chiusura del dpcm, per dare ristoro a quelle categorie che abbiamo dovuto fermare per cercare di frenare la diffusione del contagio –ha affermato Puglisi-. Speriamo che le chiusure siano brevi e credo che, tra provvedimenti che riguardano l’erogazione diretta sul conto corrente di risorse a fondo perduto, la cancellazione della rata Imu, il credito d’imposta per gli affitti e le 9 settimane di cassa integrazione, dovremmo riuscire a dare un sollievo. Ci rendiamo conto che in una crisi così grande nulla è sufficiente, però dobbiamo cercare di uscire da questo tunnel tutti insieme ed evitare ulteriori chiusure o periodi di lockdown generale. Il confronto con tutte le categorie e le parti sociali è sempre vivo, nonostante le inevitabili frizioni in questo momento così difficile, stiamo cercando di lavorare con responsabilità tenendo il Paese unito. Riguardo alle manifestazioni di questi giorni, possiamo solo tenere aperte le orecchie nei confronti di chi urla il proprio dolore, ma ovviamente dobbiamo anche respingere gli episodi di grave violenza e vandalismo che ci sono state a Milano, Torino e Roma”.

Su trasporti e sanità. “Abbiamo fatto degli investimenti, non tutte le regioni hanno operato allo stesso modo. Ognuno ha utilizzato quelle risorse come meglio credeva. vivo in Emilia Romagna, e lì sono stati dati test gratuiti alle famiglie attraverso le farmacie per fare il tracciamento del contagio. Sono previsti in legge di bilancio altri 4 miliardi di euro per la sanità, per potenziare le reti territoriali. Servono servizi di prossimità e anche interazione pubblico-privato per dare risposte celeri”.

Sui licenziamenti. “Sono preoccupata per alcuni settori come il terziario, sono meno preoccupata per industria e manifattura che sono un’eccellenza nel mondo e stanno continuando ad esportare. Lo vediamo nell’utilizzo delle ore di cassa integrazione che sono diminuite enormemente rispetto ai mesi precedenti. E’ una discussione che anche oggi il premier affronterà con i sindacati e cercheremo di trovare una sintesi nella legge di bilancio”.