Il Prof. Fabio Fortuna, Rettore dell’UniCusano, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus.
Riguardo ai provvedimenti assunti da alcune regioni sull’attività scolastica
“Sulla scuola bisogna prendere decisioni a livello nazionale, senza fare demagogia –ha affermato Fortuna-. Già dall’inizio dell’estate bisognava iniziare a pensare ad un piano b, che prevedesse la didattica online per gli studenti di università e scuole secondarie di secondo grado, i quali hanno maggiori capacità reattive rispetto ad una formazione a distanza, e che consentisse di fare lezione in presenza agli alunni di scuola dell’infanzia e di scuola primaria. Forse siamo ancora in tempo, ma è una cosa che va fatta a livello nazionale. Con altri 3-4 mesi di didattica a distanza non ci sarà la fine della cultura, non ci sarà l’analfabetismo, sono tutte fandonie quelle che sento. Solo chi non ha mai insegnato e non è mai entrato in una scuola può dire certe cose. E’ evidente che senza la didattica in presenza mancherà qualcosa ai ragazzi, ma se la situazione è questa bisogna adattarsi. Per mantenere il più possibile la didattica in presenza, era necessario intervenire sul trasporto pubblico, ma non si è fatto e i mezzi pubblici si sono trasformati in focolai viaggianti. Il virus corre settimane in anticipo rispetto a quello che facciamo noi, per questo servono interventi tempestivi, per non ritrovarsi con l’acqua alla gola”.
In merito alle ricadute della pandemia sull’economia
“La tutela della salute è fondamentale –ha dichiarato Fortuna-. Se le cose continueranno a peggiorare, sarà inevitabile prendere ulteriori provvedimenti restrittivi, non è possibile lasciar morire migliaia di persone. La salute è un’esigenza primaria da rendere compatibile, per quanto possibile, con le problematiche economiche, ma viene prima di tutto ed è imprescindibile”.