Dal 19 al 21 ottobre avrà luogo la e-conference Quiet Drones 2020. Nel comitato tecnico, il prof. Tiziano Pagliaroli dell’Università Niccolò Cusano insieme ad altri prestigiosi enti come NASA, NLR (centro spaziale Olandese), DLR (centro spaziale francese), ONERA (centro spaziale francese). L’evento tratterà il problema del rumore dei droni e le soluzioni messe in campo.

Quiet Drones 2020: un e-Symposium sul rumore di UAV e UAS

Astronavi al posto di automobili, taxi nel cielo e altre bizzarre invenzioni? Non siamo nella sitcom animata degli anni 60, The Jetsons. Siamo nel presente.

Parliamo di “Urban Air Mobility”. Il progetto nato dall’accordo fra il Governo e l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, promuove la costruzione di una futura di rete stradale sospesa in aria, a 150 metri sopra le nostre teste. Nascono così gli air-taxi per la mobilità quotidiana: droni utilizzati per il trasporto di materiale medico o per la messa in sicurezza delle infrastrutture, con lo scopo di ovviare al problema della congestione da traffico diffusa in tutti i centri urbani. Un vero e proprio U-space, uno spazio aereo dedicato ai droni. Ridurre il rumore dei droni diventa, dunque, un problema all’ordine del giorno. Infatti, il costante rumore dei droni – secondo uno studio riportato sul Wall Street Journal 2018 – sarebbe una fonte acustica stressogena per le persone e spaventerebbe gli animali.

L’Università Niccolò Cusano, nel suo DroneLab – uno dei Laboratori di Ingegneria all’avanguardia interni all’Ateneo – ha previsto e studiato due diverse soluzioni al medesimo problema che saranno presentate al Quiet Drones 2020 di Parigi (19-21 ottobre).

Il simposio Quiet Drones ha l’obiettivo di far confrontare diversi enti e centri di ricerca per capire lo stato dell’arte dei droni silenziosi, oltre ad essere una opportunità di fare rete. Questo simposio è supportato dall’International Institute of Noise Control Engineering ed è approvato dalla Commissione internazionale per l’acustica e come tale è uno degli eventi del 2020, anno che è stato designato dall’Unesco come l’anno internazionale del suono. In Francia è supportato dal Ministère de la Transition Ecologique et Solidaire, Direction Générale de l’Aviation Civile e dal Centre Scientifique et Technique du Bâtiment e ONERA, il French Aerospace Lab.

Unicusano: ben 2 progetti al Quiet Drones 2020

L’Unicusano durante la e-conference di questi giorni presenterà ben due lavori:

  1. Aeroacoustic Study of Small Propellers with Serrated Trailing Edge for a Quieter Drone, scritto dall’ing. Paolo Candeloro e svolto in collaborazione con l’ing. Ranieri Emanuele Nargi. Il lavoro tratta l’analisi sperimentale di eliche silenziose che utilizzano una tecnologia chiamata Serrated Trailing Edge. L’elica usata, semplificando, sarebbe tagliata e non liscia.
  2. Chaotic and wavelet aeroacoustic analysis of twin rotors for drone propulsion, scritto dal prof. Tiziano Pagliaroli che studia il rumore dovute all’interazione tra due eliche in configurazione Twin rotor (eliche affiancate, ad una distanza definita, rotanti nello stesso verso;  l’obiettivo è di indurre un’interferenza distruttiva tra le onde sonore al fine di ridurre così l’impatto acustico).

“Con questi due studi riusciamo a ridurre l’impatto acustico (punto di forza), ma dobbiamo garantire che l’aerodinamica funzioni in modo corretto (criticità). Per questo motivo le nostre ricerche e i nostri studi non si fermano.” – ha dichiarato Paolo Candeloro.

In futuro gli ingegneri della Cusano sperano di unire le due soluzioni in un unico progetto oppure di sviluppare nuove strategie per ridurre l’impatto del rumore dei droni. Non ci resta che attendere i nuovi sviluppi!

 

***Articolo a cura di Michela Crisci***