Maurizio Lupi, deputato di Noi con l’Italia-Udc, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulle sue condizioni dopo la positività al covid

“Io e anche altri colleghi capigruppo come Gelmini e Lollobrigida siamo ancora asintomatici. Sto bene, non ho alcun sintomo, devo solamente rimanere in quarantena e attendere le evoluzioni. Il virus è bipartisan, prende maggioranza e opposizione. Dopo aver letto l’editoriale del direttore Massimo Giannini, da una parte mi ritengo fortunato, dall’altra non bisogna abbassare la guardia perché quando il virus non è asintomatico è un problema molto serio. Abbiamo sempre messo la mascherina e sempre attuato il distanziamento, ma il rischio zero non esiste. Bisogna imparare a convivere con questo virus, tutelare il diritto alla salute e anche il diritto alla vita sociale che deve continuare con responsabilità”.

Sul rispetto delle regole anti-contagio

“Bisogna sempre scommettere sulla libertà, quando la libertà si comprime c’è una reazione al contrario. Questo non vuol dire che non bisognava prendere disposizioni, nella prima fase è stato necessario, ma noi dobbiamo sempre più spiegare il motivo per cui un sacrificio può valere la pena. Dobbiamo tutti metterci le mascherine, evitare assembramenti e lavarci continuamente le mani, ma se il 5-7% non lo fa, non è che alzando il livello delle sanzioni riesci ad ottenere il risultato, riesci a farlo spiegando il perché la mascherina è utile ed esercitando il controllo. Altrimenti la libertà che si comprime a un certo punto esplode ed esplode incontrollata. Bisogna evitare di fare appello solo alla paura e spiegare le cose. Condivido che non possiamo permetterci un altro lockdown, non condivido che ci sia un continuo delirio normativo. Credo che si debbano sempre tutelare le fasce più deboli, mi sarei aspettato un coinvolgimento maggiore del parlamento da parte del premier. Ci sono attività che non devono essere chiuse, come la scuola”.

Sull’ultimatum alle palestre

“In un momento eccezionale c’è bisogno della massima trasparenza. Mi ha stupito questa dichiarazione urbi et orbi del premier, ormai abbiamo un nuovo Papa, che dice alle palestre: vi diamo tempo una settimana per adeguarvi. O vi sono dei dati sul contagio nelle palestre, delle evidenze scientifiche, oppure questo ultimatum non ha senso, questo crea sconcerto. Quando ti dicono che in casa tua non puoi ricevere più di 6 persone, al ristorante massimo 6 persone, alle palestre danno una settimana di tempo, questo crea sconforto e anche reazioni. Facciamo poche regole e chiare, appellandoci alla responsabilità dei cittadini. Lo sport dilettantistico dovrebbero spiegare perché lo hanno chiuso, ci sono delle evidenze scientifiche al riguardo?”.

Sul coprifuoco

“Sta succedendo esattamente quello che è successo con le discoteche, quando il governo ha scaricare la responsabilità sulle regioni per poi intervenire successivamente per richiuderle. In questo momento si deve chiedere la collaborazione dei sindaci, non si può fare scaricabarile”.