Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sul nuovo dpcm

“Il dpcm mi sembra complessivamente equilibrato –ha affermato De Magistris-. Comunque potrebbe essere l’inizio di un’escalation, visto che il governo ci ha abituato ad indorare la pillola. Molto deludente il primo impatto del Presidente, noi sindaci siamo neri, abbiamo conversato tutta la notte sulla nostra chat dei sindaci. Ha esordito dicendo che saranno i sindaci a predisporre coprifuoco. Dopo 9 mesi di pandemia ascoltare un premier che scarica la responsabilità su chi sta combattendo a mani nude, l’ho visto come un segno o di scarsa sensibilità o di resa. Una resa perché in Italia è lo Stato che controlla il territorio. Altrimenti facciano come negli Usa, cedendo il comando del territorio e dando risorse economiche ai comuni. La luna nascosta è quanto è stato fatto finora per rafforzare la rete di sanità pubblica, è stata rafforzata la rete di sanità pubblica per scongiurare un nuovo lockdown? Per quanto riguarda i trasporti, le immagini di Milano, Roma, Napoli sono assolutamente prevedibili se andiamo a vedere le risorse a disposizione”.

Sulla situazione in Campania

“Il sistema di tracciamento non sta più funzionando, il contagio è fuori controllo, l’assistenza domiciliare che è fondamentale non c’è un’unità che la faccia, le terapie intensive sono quasi tutte piene così come i posti negli ospedali, medici e infermieri sono già al collasso. E’ normale che così facendo arriveremo al lockdown. E il presidente della Regione, per nascondere ciò che non ha fatto, decide di chiudere le scuole, il luogo dove c’è il numero più basso di contagio. Conte dice che noi sindaci possiamo chiudere le piazze, le vie, come se avessimo le risorse per farlo. Se un generale arroccato nel suo palazzo non si rende conto che i soldati sono allo stremo, senza armi, senza munizioni, un po’ di preoccupazione ci sta. La pandemia è diventata uno strumento di consenso, questo rischia di alterare il dibattito democratico nel nostro Paese. Per fortuna a Napoli abbiamo Pulcinella, che tenendo una maschera con le mani e con la sua parola, toglieva la maschera alle bugie del potere. Un’operazione verità si sta facendo, la bolla mediatica che ha innalzato alcuni personaggi che si sono posti come supereroi si sta sgonfiando, il rischio è che dal lanciafiamme si passi ad essere mangiafuoco”.