“Spesso abbiamo demonizzato alcuni strumenti tecnologici, l’emergenza Coronavirus ci ha insegnato il giusto equilibrio nel saper usare queste straordinarie opportunità che la società attuale ci offre“. Lo ha sottolineato Virginia Kaladich, presidente nazionale della Federazione delle attività educative (Fidae), ospite della trasmissione “L’imprenditore e gli altri” condotta dal fondatore dell’UniCusano Stefano Bandecchi su Cusano Italia Tv (ch. 264 dtt).
Didattica a distanza è didattica di vicinanza
“La didattica a distanza è una grande opportunità -ha affermato Kaladich-. In questo periodo, in cui ci si è cercato un modo per stare il più vicino possibile ai nostri studenti, la didattica a distanza è diventata didattica di vicinanza. Devo dire con riconoscenza che ci sono stati tantissimi docenti che hanno saputo trasformare questa difficoltà in opportunità, per raggiungere tanti ragazzi e stargli vicino. Il vero maestro sa fare scuola, sa realizzare la relazione profonda con i suoi ragazzi in un’aula, in un cortile, ma anche attraverso uno schermo. Un’altra cosa straordinaria che si sta verificando -ha aggiunto Kaladich- è che attraverso le assemblee e i colloqui online, abbiamo sempre il quasi 100% di presenze dei genitori degli studenti”.
Didattica mista
A livello universitario, alcune realtà sono già all’avanguardia sul fronte dell’e-learning misto alla didattica in presenza e potranno assurgere a modello per gli altri atenei. Come ha sotto il Prof. Fabio Fortuna, Magnifico Rettore dell’Università Niccolò Cusano, ai microfoni di Radio Cusano Campus: “Insegnanti, studenti e genitori hanno compreso che la formazione online è sotto certi aspetti equivalente a quella tradizionale, in qualche caso addirittura superiore perché consente di andare avanti anche in situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo. Questo -ha aggiunto il Prof. Fortuna- non vuol dire che le metodologie tradizionali siano da accantonare, credo l’ideale sia operare un giusto mix tra formazione in presenza e online e tenersi pronti a soddisfare particolari esigenze nei casi in cui si renda necessario. L’Italia deve cambiare, avanzare in tutti i campi, compreso quello dell’istruzione”.