Nicola Molteni, deputato della Lega, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulla proroga dello stato di emergenza

“Il governo ha prorogato lo stato emergenza senza spiegare se vi fosse un’effettiva reale emergenza –ha affermato Molteni-. La maggioranza non è riuscita neanche a garantire il numero legale in Parlamento. Ci sono altri Paesi europei che hanno numeri ben più elevati dell’Italia e i governi non hanno avocato a se poteri straordinari. Ci si può confrontare in Parlamento con tutte le forze politiche e mettere in campo tutte le misure necessarie. Non vorrei che la proroga dello stato di emergenza fosse uno strumento per tenere il Paese sotto scacco della paura, perché così si esercita meglio il potere. Il governo non deve avocare a se tutti i poteri e confrontarsi con un Paese. C’è un Paese normale, fatto di economia e di sviluppo, che non si può permettere un nuovo lockdown. Questo è il governo che multa i cittadini che non mettono la mascherina e toglie le multe alle ong”.

Sul rischio chiusure

“Oggi le terapie intensive sono sotto controllo, gli ospedali sono sotto controllo, se dovessero aumentare le ospedalizzazioni e le terapie intensive potrebbero servire altri provvedimenti che andranno concordati con il Parlamento, che è fatto da persone responsabili. Quando sento delle chiusure di bar e negozi, della possibilità del coprifuoco, mi preoccupo. Chiudere vuol dire ammazzare dei settori del nostro Paese. Io invito all’attenzione, alla cautela, alla prudenza, ma con la consapevolezza che c’è un Paese reale che non può morire”.

Opposizione irresponsabile perché ha fatto mancare il numero legale?

“Tocca alla maggioranza garantire il numero legale in parlamento. Dicevano che quei parlamentari assenti erano in isolamento fiduciario, ma poi il giorno dopo sono venuti. Questa è sciatteria politica”.

Sul processo a Salvini

“Quello è un processo politico. Salvini ha fatto esattamente quello che un ministro dell’Interno deve fare, ha difeso i confini e la sicurezza del Paese”.

Sulle modifiche ai decreti sicurezza

“E’ la cancellazione completa dei decreti sicurezza. Sono stati completamente stravolti e smantellati. Questo nuovo decreto con l’immigrazione e la sicurezza non c’entra nulla, è un decreto clandestini, un manifesto per l’invasione del nostro Paese, una sciagura per gli italiani. Torneremo ai 35 euro che torneranno ad arricchire tutto quel mondo di gestione dell’accoglienza, di onlus che hanno fatto guadagni attraverso il business dell’immigrazione clandestina”.