Alessio D’Amato, assessore alla salute della Regione Lazio, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sulla situazione covid nel Lazio. “Non è ancora un livello di grandissima preoccupazione, però di grande attenzione sì. Abbiamo una ripresa di casi, legati a contesti soprattutto di trasmissione familiare o durante momenti di assembramento. L’indice r con t è poco al di sopra dell’1 e questo non ci deve far stare tranquilli. Bisogna adottare tutte le misure utili di contenimento e di prevenzione”.
Sulle scuole. “Noi siamo intervenuti in circa 300 plessi scolastici di vari istituti. Al momento abbiamo avuto 334 casi positivi, la gran parte esterni alla scuola, ovvero il virus non è stato contratto a scuola. Questi casi sono in prevalenza studenti, per circa il 90%. Allo stato attuale, il mondo scuola non è il motore della trasmissione del virus, i casi della scuola sono inferiori al 10% del totale. Dobbiamo continuare a monitorare, c’è una grande collaborazione con le scuole. Bisogna continuare a fare queste attività di testing e prevenzione, attraverso tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. Da stamattina iniziamo la sperimentazione del prelievo salivare, l’ultimo che è stato validato. Ha la stessa funzione dei test che si fanno in aeroporto, ma cambia la modalità di prelievo, anziché dalle secrezioni nasali si prende la saliva. Iniziamo oggi e verificheremo durante questa settimana la fattibilità e pertanto anche la validazione. Questo sarà uno strumento dedicato soprattutto ai più piccoli o ai più grandi non collaboranti. Metteremo in campo oltre 1 milione e mezzo di questi test e piano piano si raggiungeranno tutte le scuole”.
Sulla vaccinazione anti-influenzale. “Questo è un anno particolare in cui l’influenza stagionale coincide con la pandemia, quindi bisogna evitare la confondibilità. Abbiamo acquistato 2 milioni e 400 mila dosi di vaccini, con le farmacie partiremo il 15 ottobre. Le farmacie saranno coinvolte innanzitutto nella disponibilità del vaccino e nella vendita. Laddove sussisteranno le condizioni potranno organizzare anche la vaccinazione. Su questo abbiamo intenzione di ragionare sia insieme all’ordine dei medici sia insieme all’ordine dei farmacisti. L’obiettivo da raggiungere è vaccinare il maggior numero dei cittadini”.
Sui drive-in in aeroporto. “Abbiamo anche dato la possibilità a tutta la rete dei laboratori accreditati di fare i tamponi con una tariffa di 22 euro. Vogliamo ampliare la rete soprattutto nella città di Roma. Capisco che c’è qualche situazione che va maggiormente monitorata, ma stiamo cercando di provvedere”.
Sulla tenuta degli ospedali. “La rete ospedaliera è molto allenata, noi l’abbiamo rimodulata, per il momento sta tenendo”.