Matteo Richetti, senatore di Azione, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sul taglio dei parlamentari

“Io proposi il taglio dei vitalizi e dei costi, non quello della rappresentanza e della democrazia. A questo referendum avrei votato sì se il taglio avesse riguardato una sola camera, visto che siamo già in un monocameralismo di fatto. Siccome a questa maggioranza non interessa far funzionare meglio le cose, ma buttare un paio di bistecche populiste in pasto al Paese, ci siamo ritrovati qui. Il voto del parlamento sul taglio dei parlamentari non era un voto di merito, era dentro a scambi di governo e di potere. Il giochino parlamentare a volte ha delle dinamiche davvero basse e miopi, l’ho sperimentato sulla mia pelle con la mia riforma sul taglio dei vitalizi”.

Sulle regionali

“Le forze di governo hanno dato una lettura di questa tornata elettorale che è imbarazzante. Nell’unica regione in cui le forze di governo si sono presentate insieme hanno perso. Non capisco perché debba prevalere il tentare di convincere il Paese che è quella è la cosa giusta quando i fatti dicono il contrario”.

Sul Recovery plan

“Come Azione faremo le nostre proposte di utilizzo del Recovery Fund, metteremo la misura, quanto costerebbe e come impatterebbe. Rimettere Industria 4.0, finanziando in via prioritaria quelle imprese che produrranno occupazione giovanile e riduzione del gap salariale”.