Edoardo Rixi, deputato della Lega, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sull’elezione del presidente della Repubblica

“Il parlamento in questo momento non gode del favore del Paese se si chiede di ridurre il numero dei parlamentari. Evidentemente il popolo non si sente rappresentato. Di fatto oggi le regioni col nuovo parlamento ridotto avrebbero molto più peso, perché in proporzione i rappresentanti delle regioni sono di più, quindi se si votasse domani mattina per il Presidente della Repubblica con questo parlamento non si rispetterebbero i dettami costituzionali. Io ho votato sì al referendum per dare maggiore peso alle regioni, se ora vogliono fare una riforma per cambiare questo aspetto noi non siamo più d’accordo. Questa riforma è perfetta, non bisogna modificarla nuovamente. In questa situazione quello dell’elezione del Presidente della Repubblica è un problema della Corte Costituzionale più che della politica”:

Sulla legge elettorale

“La Val d’Aosta ha un sistema totalmente proporzionale. E’ esattamente lo stesso sistema che si vorrebbe adottare a livello nazionale. Andiamo a vedere quanti problemi si sono creati in regione con questo sistema. Dalla sera alla mattina si può cambiare la compagine governativa. Io sono molto preoccupato della legge elettorale”.

Sulle critiche a Salvini nel centrodestra

“Nel centrodestra ognuno cerca di fare un passo in avanti, c’è una dinamica abbastanza accesa. Il tema su Fitto è che noi abbiamo fatto il possibile e abbiamo lasciato agli alleati i candidati migliori, nel senso che Puglia e Marche erano vincibili e abbiamo messo i nostri candidati nelle regioni più complicate. Ora dicono che serviva un moderato in Toscana, ma i candidati moderati che abbiamo sentito ci hanno detto che in quella regione c’è una rete così forte del centrosinistra che se si fossero candidati e avessero perso sarebbero “morti”, cioè un imprenditore che si fosse schierato contro e avesse perso non avrebbe più avuto la possibilità di lavorare”.

“Salvini ha la capacità di fare il leader perché è generoso. Lui si è sempre intestato le battaglie più difficili, questa è già una visione da leader. Mi dispiace che si cada nel solito errore del particolarismo. Salvini ha trasformato un movimento circoscritto in alcune regioni in un partito nazionale, con grandi difficoltà soprattutto al sud. Salvini è l’unico che si mette in gioco fino in fondo, anche prendendosi dei rischi, è uno dei pochi che fa politica per un ideale. Dopodichè la Meloni è un’ottima leader, Berlusconi lo è stato”.