Il Prof. Raffaello Lupi, docente di Diritto tributario a Tor Vergato, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Riguardo alle indagini tributarie sugli arrestati per l’omicidio di Willy Monteiro
“I 33 mila che devono restituire sono quelli del reddito di cittadinanza –ha affermato Lupi-. Tutti i discorsi legati ai resort, ecc… sono dovuti alle foto che hanno messo su instagram, nessuno ha fatto delle indagini. Se fossero stati più discreti, nessuno avrebbe saputo che facevano vita da nababbi prendendo il reddito di cittadinanza. Il reddito di cittadinanza, come i cambi di residenza, come la qualunque, li decide il computer. Se tu hai conti bancari e automobile ti incrociano e se viene fuori che se intestatario di un conto bancario e di un’automobile allora ti blocca il computer, ma è tutta una valutazione automatizzata. Quindi se io utilizzo la macchina intestata alla vecchietta di Colleferro, il computer non lo vede. E’ il crollo del mito del computer, l’intelligenza artificiale da sola non basta. Abbiamo 800mila banche dati completamente scoordinate tra loro, ci vorrebbe una banca dati sola e ci vorrebbero persone in carne ed ossa a chiamare le persone e a chiedere come campano. Questo non lo può fare il computer. L’ufficio competente dell’agenzia delle entrate per Colleferro sta al Collatino, cioè a 50km di distanza. Quanti sono i funzionari che si occupano di persone fisiche di tutta la vastità del territorio di Roma 3? Saranno 50. Non ci può essere un controllo adeguato così”.