Danilo Toninelli, senatore del M5S, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Riguardo al referendum sul taglio dei parlamentari
“Penso ci sia una notevole differenza tra il sentiment sui social e sulla stampa e quello che c’è invece nelle piazze –ha affermato Toninelli-. Io sto andando in giro in questi giorni e veramente pochi cittadini mi dicono che andranno a votare no. La cosa positiva è che ci sarà tanta gente che andrà a votare al referendum, non ci saranno rischi covid perché sono state messe in campo tutte le misure di sicurezza, quindi andiamo a votare in tanti e votiamo la cosa giusta, cioè il sì. Politicizzazione del referendum? E’ evidente. Ci sono stati esponenti politici che l’hanno detto chiaramente, testate giornalistiche che erano schierate per il taglio dei parlamentari in passato e oggi hanno cambiato idea perché la riforma porta l’impronta digitale del M5S. Però penso che tutti si sono accorti che non conveniva stressare troppo la politicizzazione. Hanno paura, sanno che perderanno e quindi stressarlo troppo avrebbe ingigantito la nostra vittoria. Il palazzo che taglia se stesso è il ribaltamento di un sistema. Io l’Italia l’ho sempre vista come un Paese a testa in giù, quando tu fai provvedimenti a favore dei cittadini e per efficientare il palazzo, questo Paese forse piano piano stiamo cercando di rimetterlo a testa in su. E’ prevedibile che ci sia chi si oppone, è successo anche col taglio dei vitalizi agli ex parlamentari, che non mollano mai. Quando sei abituato ad avere senza dare non cambi più”.
Sulla legge elettorale
“Il taglio dei parlamentari è un primo passo. Questa è una riforma puntuale che modifica un solo argomento. Dopo che sarà passata faremo la legge elettorale. Due cose sono per noi fondamentali e spero che il Pd sia d’accordo su entrambe: le preferenze e la possibilità di candidarsi solo dove sei residente, dove lavori, dove vivi”.
Atlantia chiede all’UE una procedura d’infrazione contro l’Italia
“Non commento le azioni di Atlantia, so quanto siano forti gli studi legali, so però quello che abbiamo fatto col Decreto Genova. Loro continuano a portare avanti i loro interessi, noi i nostri. Il dossier va avanti, io comincio ad avere poca pazienza. Devono uscire a testa bassa, chiedendo scusa, entra lo Stato e sostituiamo all’abuso della cosa pubblica l’interesse pubblico del giusto costo del pedaggio, ma con un’altissima manutenzione in più. Ma il premier lo sa bene: o chiudiamo oppure basta. Deve iniziare un’altra era”.
Sulla scuola
“E’ ovvio che sia tutto complicato, però la scuola è riaperta e questo non è scontato. Ringrazio tutti gli operatori scolastici che stanno applicando tutte le regole chiare che il governo ha messo in campo. Andiamo avanti senza polemiche, anche se qualcuno continua a diffondere false notizie. Salvini ha fatto girare un video sui suoi social che è una cagata pazzesca perché è falso, un video in cui si vedono ragazzi che fanno autoscontro coi banchi a rotelle, ma è un video del 2017, diffuso per circuire gli elettori e attaccare la Azzolina. Ragazzi, ma porco cane, un minimo di onestà intellettuale quando si parla di un argomento così delicato non si può avere? Basta, un po’ di dignità ci vuole in questo Paese”.