Alessandro Zavalloni, segr. naz. Fegica Cisl, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Riguardo al possibile aumento delle accise sul diesel
“E’ una notizia che possiamo confermare –ha affermato Zavalloni-. L’intenzione del governo è quella. Uno si potrebbe chiedere: con tutti gli interventi per agevolare la ripresa dei consumi questi mettono la tassa sul carburante? In realtà, la cosa ha una sua ragionevolezza, ma ha poco a che fare con il problema di rimediare denaro in giro. La tassa sul gasolio la mettono perché è considerato un gas nervino, bisogna poi vedere se è vero o meno. E’ un po’ come la polemica su pro-vaccini e no-vax, dovrebbe essere una questione tecnica e dovrebbe esprimersi la scienza. Il gasolio è particolarmente meno impattante a livello ambientale rispetto alla benzina. Perché allora adesso il gasolio è diventato il male dopo essere stato spinto sotto il profilo politico? Faccio un esempio. Vi ricordate, quando una ventina di anni fa si parlava di privatizzazioni e liberalizzazioni? Erano tutte parole come oggi il Green deal, sono tutte cose che evocano temi che sono particolarmente ragionevoli. Il problema è adottare politiche e comportamenti che siano coerenti. Quando vent’anni fa si sono privatizzate le autostrade, adesso stiamo tutti ad attaccare i Benetton. A che cosa è servita la gran cassa dietro le privatizzazioni? Le privatizzazioni poi sono servite a favorire quel gruppo o quell’altro. Nel caso del carburante, dietro al Green Deal ci sono un sacco di interessi del mondo elettrico. Oggi è pieno di pubblicità di macchine ibride, ma l’ibrido si fa con la benzina. Quindi gasolio brutto, benzina bella. Se estrarre un litro di petrolio costerà meno di una bottiglia d’acqua avremo un problema. Costa molto di più produrre energia, perché il problema è lo stoccaggio. Bisogna avere il coraggio di dire alle persone che dovranno consumare meno. Per avere un mondo meno inquinato le persone devono mettersi i maglioni dentro casa, non possono avere le case a 21 gradi d’inverno. Ma qual è il politico che va a dire dovete consumare di meno e pagare di più?”.