Suicidi in aumento a causa della crisi economica e di profonde crisi emotive. “E’ un tema di cui si parla sempre malvolentieri, i numeri che leggiamo non saranno mai realmente rappresentativi del fenomeno – ha osservato Stefano Callipo, a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus – l’ambito della piccola e media impresa ne sta facendo le spese, più di altri, a causa del sovraindebitamento. Quasi mai la causa dei gesti suicidari è da ritrovarsi nei problemi da risolvere, è il motivo precipitante di una situazione che si è creata nel tempo.”

Qual è il retropensiero di chi decide di suicidarsi?

“Gran parte di persone che assumono condotte suicidarie lanciano segnali che precedono il gesto suicidario. Non solo, chi decide o chi pensa di suicidarsi non cerca la morte, ma fugge dalla vita – ha aggiunto il Presidente dell’Osservatorio Violenza e Suidici – dal Piemonte alla Sicilia, su un campione di 1500 persone, il 3% degli intervistati ha raccontato di avuto pensieri suicidari.”

Il sovraindebitamento delle piccole e medie imprese e delle famiglie

La crisi economica ha messo in ginocchio aziende e famiglie. Stiamo attraversando una fase stressogena per tutti. “Il fattore sovraindebitamento riguarda anche le famiglie, ma è il settore della piccola impresa quello più provato. Per queste ragioni è aumentato il consumo di psicofarmaci, ma è solo il momento precipitante, di un periodo difficile che va avanti da tempo – ha aggiunto Callipo – chi decide di assumere una condotta suicidaria può mettere in atto strategie dissimulatorie, che nascondono la speranza che il suicidio non avvenga.” 

La spettacolarizzazione del suicidio tramite i social

Suicidi: tra il pensiero e l’azione di mezzo c’è il tempo e per i più pratici di internet anche la rete. Negli Stati Uniti ci sono giovani che si registrano dei video per poi condividerli online, quindi assistiamo anche ad una certa spettacolarizzazione del fenomeno. “Si tratta di casi di emulazione e di storie di ragazzi molto giovani – si è congedato Stefano Callipo – e di storie che ci ricordano che il problema affonda le sue radici in contesti diversi: quello psicologico, a quello psichiatrico e sociale. “

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