Il comitato “Salviamo la costa di Golfo Aranci” ha inviato una pec al ministro dell’Ambiente Sergio Costa e al presidente della Regione Sardegna Christian Solinas per rilanciare la battaglia contro l’apertura di un allevamento di ostriche e mitili nello specchio di mare davanti alla spiaggia dei Baracconi. Nella lettera si chiede la revoca della concessione per questo tratto di litorale e l’individuazione di un sito alternativo, meno impattante per l’ecosistema marino e costiero.
L’opinione degli esperti
Secondo i biologi marini ingaggiati dal comitato dei cittadini l’allevamento, autorizzato dalla Regione con una concessione della durata di 15 anni, comprometterebbe l’ecosistema marino arrecando gravi danni all’ambiente. Il comitato “Salviamo la costa di Golfo Aranci” combatte da mesi con Regione Sardegna, ministero dell’Ambiente e tribunali per cercare di bloccare l’installazione di un allevamento di ostriche, mitili e cozze nello splendido mare della Gallura, proprio a pochi passi dalla Costa Smeralda.
La petizione su Change.org
Oltre alle azioni già intraprese, il comitato ha lanciato una petizione sul sito change.org che ha ormai superato le 40 mila firme. “Abbiamo chiesto al presidente Solinas di prendere posizione e attivare la Giunta e il Consiglio affinché venga garantita la conservazione dell’habitat e della prateria di Posidonia presente, nonché delle principali specie marine individuate nel sito, attraverso la revoca della concessione per l’impianto di molluschicoltura o l’individuazione di un’area fuori dal territorio golfarancino, più idonea e meno fragile dal punto di vista ambientale”, ha spiegato all’ANSA la portavoce del comitato, Paola Masala. I cittadini hanno anche chiesto che Solinas partecipi a un incontro pubblico per la consegna delle firme in calce alla petizione e per stabilire un patto “green” per il futuro dell’Isola. Tra i firmatari della petizione su Change.org anche numerosi personaggi dello spettacolo, dello sport, del mondo scientifico: dalla regista premio Oscar Lina Wertmuller alla conduttrice tv Licia Colò, al campione di basket Gigi Datome.