Michele Bordo, vice capogruppo del PD alla Camera, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sulle elezioni regionali
“Penso che le regionali andranno bene, abbiamo costruito dappertutto alleanze larghe –ha affermato Bordo-. Il Pd è la forza politica vera, la vera alternativa alla destra di Salvini. Sono fiducioso. Da parte nostra ci sono proposte su programmi concreti, abbiamo candidati presidenti, alcuni uscenti, che hanno dimostrato di saper governare molto bene il proprio territorio come De Luca ed Emiliano. Dall’altra parte c’è una campagna elettorale tutta politicizzata di Salvini e Meloni, in campo sono loro, i candidati presidenti della destra sono scomparsi, ma una volta terminate le elezioni i cittadini dovranno fare i conti con i presidenti che avranno eletto. Salvini e Meloni nascondono i candidati, in Puglia Fitto non si vede mai. Così com’è successo in Emilia Romagna, i cittadini sceglieranno il candidato migliore. I cittadini sanno bene che per votare candidati all’altezza, in grado di governare i territori per i prossimi 5 anni devono affidarsi ai candidati del centrosinistra. Penso che gli elettori del M5S voteranno per i candidati del centrosinistra perché sanno bene che una vittoria del centrosinistra è anche un modo per rafforzare il governo. Anche se parliamo di elezioni regionali, obiettivamente vincere le elezioni regionali significa rafforzare il governo Conte, per questo penso che i 5 Stelle abbiano sbagliato a non condividere il percorso del PD. In Puglia Italia viva ha agito per ripicca, è stata una ripicca di Renzi nei confronti di Emiliano. La politica non si va col rancore, con le vendette. Questa scelta, insieme a quella del M5S, rischia di favorire la destra. Confido nel fatto che gli elettori di queste forze politiche siano più avanti dei loro leader”.
Sulla legge elettorale
“C’è un accordo sottoscritto a gennaio sull’impianto proporzionale della nuova legge elettorale. Noi vogliamo che il referendum sul taglio dei parlamenti cammini insieme alla nuova legge elettorale, altrimenti correremmo il rischio vero che pezzi significativi del nostro Paese non siano rappresentati in Parlamento”.