Comunità: aggregato umano unito dagli stessi ideali, dalla stessa lingua, morale. Nel tempo, il modo e i motivi di stare in comunità sono cambiati, ma per l’uomo è un concetto importante. “Abbiamo bisogno di stare in gruppo e ce ne accorgiamo soprattutto durante le catastrofi – ha osservato il professor Ezio Manzini del Politecnico di Milano, ed esperto di Innovazione Sociale – la differenza tra comunità moderne e vecchie comunità è importante,” e aiuta a comprendere come sono cambiate le dinamiche sociali. 

Le comunità moderne

Ezio Manzini tratta il tema in uno dei capitoli del libro “Rimediare”, opera di intreccio tra saperi, tecnologie, culture, comunità, persone e durante l’intervista rilasciata a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus, dice: “Quella che tutti chiamano modernità è l’individualizzazione che porta le persone ad uscire da comunità organiche in nome di se stessi, e della propria libertà individuale: non sposarsi con chi dice la famiglia, ad esempio; non  indossare i vestiti che indossano tutti. Il punto di rottura è il fatto che le persone sono state portate a credere e praticare livelli importanti di libertà individuale e quindi a dover fare i conti con la solitudine. La solitudine è il vezzo che si paga alla libertà individuale. Internet ha portato ad interagire e legarsi con persone non prossime fisicamente. Se ho bisogno di un pezzo di pane, e il mio amico si trova a Parigi, diventa impossibile farsi aiutare.”

Le fake news e le comunità

Di contro, rispetto a quando sopra delineato, c’è che le persone che parlano la stessa lingua, e hanno gli stessi interessi, sono la causa del “fenomeno delle fake news e della fenomenologia definita hating. Questi nascono dalle bolle informative e da persone che condividono un certo tipo di interessi,” e che in nome e per conto di questi divulgano un certo tipo di notizie, o amenità.

La comunità degli adulti e la paura di invecchiare

Quella delle persone anziane ad esempio, è una comunità che oggi subisce ageismo. Il fenomeno è caratterizzato da una spiccata forma di discriminazione nei loro confronti proprio a causa dell’ età. Altro paradosso interessante della società del nostro tempo. “La nostra é una società che ha perso il valore del passato considerandolo sorpassato e popolata da un numero significativo e crescente di anziani che vengono al contempo percepiti e trattati come se avessero meno valore degli altri- ha fatto notare la Psicoterapeuta Alexia Di Filippo – il presente consumistico e narcisistico ha portato ad una crescente e pervasiva paura di invecchiare, tale da indurre le persone ad intervenire sul proprio corpo attraverso interventi chirurgici, estetici. Siamo il quarto Paese al mondo per interventi di chirurgia estetica.”

 

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