Sempre più acceso lo scontro tra la Regione Sicilia e il Governo. E’ muro contro muro con un continuo botta e risposta tra le parti. Dopo mesi di sbarchi e di miglia di arrivi di migranti su barche più o meno grandi, dopo mesi di appelli da parte delle Istituzioni locali, il presidente Nello Musumeci ha deciso di alzare ancora di più la voce.
L’ordinanza della Regione Sicilia
Con un’ordinanza il Governatore ha decretato la chiusra degli hotspot e dei centri di accoglienza di tutta l’isola e conseguenti sgomberi: “C’è una colpevole sottovalutazione del febìnomeno senza precedenti. Vogliono far diverntare razzisti i siciliani, che sono il popolo più accogliente di tutto il mondo? Basta! Abbiamo avuto fin troppo rispetto istituzionale ricambiato da silenzi, indifferenza e omissioni”.
La replica del Ministero dell’Interno
E’arrivato immediatamente lo stop del Viminale che ha messo subito i puntini sulle i in fatto di competenze. Fonti vicine al ministro Lamorgese hanno sottolineato che la competenza sugli sbarchi è nazionale, non regionale e che la Sicilia, seppur a Statuto speciale, non può dare ordini ai prefetti.
Musumeci: “Io vado avanti”
Il presidente Musumeci, in un post su Facebook, ha risposto al Viminale: “Rispetto per la Sicilia. Hotspot competenza dello Stato? Quindi anche la responsabilità. Piuttosto che prendersela con le ordinanze, facciano sentire la loro voce in Europa e si diano un piano serio per tutelare gli italiani. Facciano qualcosa, o meglio facciano quello che non hanno ancora fatto. Noi andremo avanti”.
La risposta ufficiale del Ministero dell’Interno: “La sicurezza è la nostra priorità”
In una nota il Viminale è intervenuto sulla questione migratoria in Sicilia e sulle accuse del presidente Musumeci: “La sicuerzza, anche sotto il profilo sanitario delle comunità locali è obiettivo prioritario del Viminale – si legge nella nota – La gestione di un fenomeno complesso com quello migratorio richiede la proficua collaborazione tra i diversi livelli di governo e grande senso di responsabilità per dare risposte concrete alle esigenze e alle preoccupazioni manifestate dalle comunità locali”. Poi la nota prosegue: “Il ministero delll’Interno è da sempre direttamente impegnato per ridurre l’impatto della forte pressione migratoria sulla Sicilia”.