Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sul ritorno a scuola
“Su questioni concrete certezze ce ne sono poche. Quello di cui siamo sicuri è l’impegno della ministra, oltre all’impegno nostro. La sensazione è che si arriverà sul filo di lana, sia per quanto riguarda i banchi, gli spazi aggiuntivi e l’organico aggiuntivo, che sono i tre aspetti fondamentali per la riapertura in sicurezza. E’ un po’ la fotografia di noi italiani che non riusciamo a pianificare le cose nel tempo, poi all’ultimo con uno scatto finale ce la facciamo, è un po’ stressante questo modo di fare. La sensazione che alla fine gestiranno l’emergenza i presidi è molto forte. I colleghi sono abituati ad essere lasciati da soli, speriamo in questo caso che le risorse arrivino anche se arriveranno all’ultimo momento. C’è stato questo ulteriore miliardo stanziato per il personale, ma siamo al 31 luglio, prima che questo si tramuti in nuove assunzioni di tempo ce ne passa”.
Sulla didattica a distanza
“Non sono state positive le indiscrezioni sulla bozza riguardante la didattica digitale, che è molto diversa da quello che sarà il testo definitivo”.
Sui banchi singoli
“Credo ci siano state troppe polemiche su questi banchi che sono stati richiesti dalle scuole. Le scuole che non li volevano bastava che non li chiedessero. Le scuole che hanno utilizzato i banchi innovativi negli ultimi 11 anni ne sono molto contente. E’ un modo diverso di fare lezione, molto più basata su computer, tablet, gruppi di lavoro. L’importante è che ce ne sia per tutti i gusti e che ognuno possa essere in grado di mettere in atto le proprie competenze. Mi sento di dare questa rassicurazione: sappiate che le scuole stanno lavorando per voi”.