Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio nazionale architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sull’edilizia scolastica

“Anche prima del Covid, c’era una situazione piuttosto precaria per quanto riguarda l’edilizia scolastica. Da mezzo secolo non c’è una strategia. Dopo quanto accaduto col covid, questa strategia diventa ancora più indispensabile. Il covid sta cambiando tutto, compresa la scuola. Finchè continueremo ad agire solo in una logica emergenziale, senza una visione di quella che dovrà essere la scuola nel futuro prossimo, spenderemo tanti soldi senza ottenere i risultati adeguati. Se lo Stato oggi bypassa le leggi che lo Stato stesso ha fatto vuol dire che quelle leggi, come il codice degli appalti, non funzionano e vanno cambiate. Il nuovo Ponte di Genova è stato un caso irripetibile. Per noi è fondamentale che ci sia un progetto. Il progetto scuola è un tema complesso che non può essere affrontato limitando il tema all’arredo scolastico. Bisogna occuparsi anche del progetto della mobilità per andare a scuola, degli spazi pubblici connessi con la scuola, mettendo studenti e famiglie al centro del progetto. Bisogna dare più spazio allo sport, al verde, creare una sinergia con il quartiere, con l’ambiente che circonda la scuola”.