Ci sono voluti più di 20 anni e una Commissione parlamentare d’inchiesta per riaprire il caso e far luce sulla morte del 26enne paracadutista della Folgore Emanuele Scieri, il cui cadavere fu scoperto il 16 agosto 1999 nella caserma Gamerra di Pisa. La Procura di Pisa ha chiuso le indagini sulla morte del giovane allievo parà e il provvedimento segue quello dell’inchiesta parallela avviata dalla Procura Militare di Roma. Venerdi 17 luglio è in programma l’udienza preliminare dopo che il pm ha chiesto il rinvio a giudizio di tre ex commilitoni di Scieri: Alessandro Panella e Luigi Zabara (entrambi caporali dell’Esercito, in congedo) e Andrea Antico (caporal maggiore dell’Esercito, in servizio), accusati di omicidio volontario in concorso, aggravato per motivi abbietti e futili. Ma è anche emerso che la catena di comando della Caserma sapeva di questo grave episodio di “nonnismo” e allora è stato chiesto il rinvio a giudizio per favoreggiamento, anche per il generale Enrico Celentano (all’epoca comandante della Gamerra, oggi in pensione), accusato di aver reso false dichiarazioni al pm, e per l’ex ufficiale Salvatore Romondia oggi 73enne. In attesa della imminente decisione dei giudici, la vicenda è stata approfondita a “Crimini e Criminologia” su Cusano Italia Tv con l’ex Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta su Emanuele Scieri.

Amoddio a Cusano Tv Italia

L’avvocato Sofia Amoddio, ex deputato del Pd, al microfono di Fabio Camillacci ha detto: “Si arriverà senz’altro a un processo per gli attuali indagati, sono certa che non ci sarà archiviazione. Ci sono troppi atti, indagini, indizi e prove che inchiodano i responsabili. Noi come Commissione abbiamo fatto un lavoro enorme consegnando una vera e propria pista d’indagine alla magistratura e ci tengo a dire che la nostra è stata la prima Commissione parlamentare d’inchiesta nella storia della Repubblica italiana, ad aver riaperto un caso di cronaca che era stato di fatto sepolto. Di un’altra cosa poi sono sicura: non si procederà come processo indiziario ma sarà un processo a dei responsabili che ovviamente andranno accertati attraverso l’iter processuale. La desecretazione degli atti già annunciata dal Presidente della Camera Roberto Fico, è un passo molto importante nella storia della nostra democrazia. E il fatto che la desecretazione degli atti nella vicenda di Emanuele Scieri sia avvenuta contestualmente alla desecretazione degli atti della Commissione Sindona, dimostra che il caso Scieri è emblematico e molto importante e i responsabili di quell’omicidio verranno giustamente processati”.