Edoardo Rixi, deputato e responsabile nazionale Infrastrutture della Lega, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Res Publica” condotta dal direttore Gianluca Fabi e da Valerio Toma su Cusano Tv Italia (ch. 264 dtt).
Su Autostrade
“Bisogna vedere cosa succederà nei prossimi mesi –ha affermato Rixi-. Oggi non si è ancora capito a quale prezzo Cdp entrerà nella società, probabilmente con un aumento di capitale, però abbiamo visto che con l’annuncio improvvido del governo sull’entrata di Cdp ha fatto sì che le azioni siano aumentate di oltre il 20%. Se questo trend aumenterà nelle prossime settimane, è evidente che in questa fase stiamo facendo un piacere al socio privato che vogliamo togliere dall’azienda. Poi vorrei capire chi paga i danni causati dal blocco di traffico in Liguria a imprese, cittadini e lavoratori e soprattutto se le richieste degli enti locali e di Regione Liguria verranno esaudite oppure spariranno nella transazione. Si è parlato molto di aspetti finanziari e poco di ripagare i danni ad un territorio martoriato. Noi siamo per riscrivere tutta la normativa sulle concessioni che secondo noi non garantisce la sicurezza delle Autostrade, garantisce ai concessionari proventi particolarmente elevati, ed è per andare a verificare la possibilità di una revoca, cosa che fino a ieri il governo diceva che era possibile, da ieri dice che non è più possibile. Vorremmo capire quanti soldi alla fine nella transazione governativa lo Stato dovrà pagare ai Benetton per farli uscire e di quali oneri si dovrà caricare. C’è anche un processo penale in corso nella Procura di Genova che riguarda la società, quindi nel momento in cui la società diventa pubblica si farà carico anche di tutti gli eventuali oneri dovuti alla tragedia del Ponte Morandi. Rischiamo che finchè le autostrade erano una miniera d’oro, li lasciavamo in mano ai privati, nel momento in cui invece ci sono da fare investimenti particolarmente onerosi e magari anche ripagare i danni, se ne faccia poi carico il contribuente. Mi aspetto poi che si vada a verificare che gli stessi controlli che oggi vengono fatti sulle autostrade in Liguria, vengano fatti anche sul resto della rete autostradale italiana, cosa che oggi non mi risulta.
Sul dl semplificazioni
“La prima parte che utilizza alcuni elementi presenti nella direttiva europea e presenti anche nel decreto Genova la vedo positivamente. Il difetto è che limita ad un anno la sua applicazione, sappiamo che oggi per progettare un’opera pubblica e vedere un cantiere ce ne vogliono 5, quindi rischia di essere un testo che non avrà neanche la possibilità di essere applicato. Il tema vero è che le 130 opere di cui si parla mi sembra siano le stesse che noi avevamo messo nello sblocca-cantieri e che non si sono viste in un anno. Mi sembra più un punto di sintesi della maggioranza che non un’innovazione di carattere cubitale”.