Tradimenti: la moglie di Will Smith ha confessato di aver avuto una relazione con un rapper, 21 anni più giovane. L’ammissione di adulterio può essere considerata la più alta delle forme di coraggio, o il peggior gesto di incoscienza: dipende dai punti di vista. 

L’illogicità umana

Fate parte di quella ristretta, ma coraggiosa, categoria di persone che riconosce, a cuore aperto, i tradimenti o no? Tradire è umano, perseverare è psicologicamente interessante. Siamo liberi. Liberi di scegliere uno, due, tre, tutti i partner che vogliamo e vivere la vita privata con chi più ci piace: perché affaticarsi? “L’umano non è un essere logico, né razionale, si muove attraverso l’emotività. Se fossimo logici chiuderemmo una storia e ne apriremmo un’altra, oppure parleremmo col partner e troveremmo soluzioni – ha osservato Marco Ventola, del Cespig (Centro Studi Psicoterapia della Gelosia), a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus – chi tradisce manda segnali all’altro, alle volte questi segnali non vengono recepiti. Si vive la relazione in una dimensione idealizzata per cui si perde la testa, si fanno promesse che ben presto verranno disattese.”

Fiducia e tradimento

Ogni rapporto dovrebbe essere incentrato sulla fiducia. “La fiducia deve contemplare anche il tradimento, altrimenti sarebbe facile fidarsi di qualcuno. La vera difficoltà sta nell’accettare il tradimento ed elaborarlo. La maggior parte delle volte, nelle coppie, ci sono scappatelle, pentimenti, richieste di perdono: tutte dimensioni infantilizzate. Lei scappa, fa l’avventura, poi torna, si pente, oppure non si pente e mantiene il tradimento. Sono tutte dimensioni legate alla trasgressione, che di base vedono inesaudito un progetto con noi stessi. Quando facciamo fallire un rapporto sabotiamo noi stessi – ha sottolineato Marco Ventola – con la verità riusciamo ad andare avanti, con le menzogne no. Infatti, molte delle persone che tradiscono si fanno scoprire, fanno in maniera tale che la cosa diventi evidente: c’è un tentativo inconscio di mandare un messaggio all’altro, è un modo per dire che nel rapporto non sto bene, non mi sento vivo.”

Tradimenti: verso i cinquant’anni si ha la sensazione di aver vissuto la vita in tutta la sua pienezza, quelli che tradiscono in questa fase della vita lo fanno perché “sentono di aver fatto tutto, cercano una trasgressione forte, che non puoi confessare, altrimenti non sarebbe più una trasgressione – si è congedato l’esperto – vivono la moglie come una noiosa relazione istituzionale e l’amante come un momento simpatico.”

(Ph: Paolo e Francesca scultura di Alessandro Pettinati)

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