Giorgio Mulè, portavoce e deputato di FI, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Riguardo le parole di Prodi su Berlusconi

“La rana o il rospo non può improvvisamente trasformarsi in una principessa. C’è una questione storica di pacificazione di questo Paese. Ci sono atti che non possono essere risolti con una battuta e un complimento. C’è stata una sinistra che negli anni è stata in piedi per l’anti berlusconismo. Ora questi endorsement possono far piacere, ma non spostano di una virgola quella fase della politica italiana segnata dall’odio e dal rancore”.

Sulla possibilità di un’entrata di FI al governo

“Non siamo come il M5S che dicono: mai col partito di Bibbiano e poi ci fanno il governo insieme. Noi siamo un’altra cosa. Abbiamo valori non negoziabili con nessuno dei partiti che oggi stanno in maggioranza. Dal nostro punto di vista, prima questo governo va a casa e meglio è. E’ un governo che non sta in piedi perché è ridicolo, nell’incapacità di realizzare qualcosa. Se poi il governo dovesse cadere non saremmo noi a cercare nuove maggioranze. C’è una voragine incolmabile che ci separa da Pd e M5S quindi l’unica via rimane quella delle elezioni con un centrodestra che si presenterà unito. Se poi tutto il centrodestra, nel nome di un’emergenza nazionale, dovesse trovare delle convergenze è un altro discorso, ma FI da sola non farà nessun accordo”.