L’avvocato Antonio De Renzis, legale della famiglia Pantani, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Riguardo le nuove dichiarazioni del pusher Miradossa sul caso Pantani
“Oltre alle parole, aggiungerei l’espressione del volto di Miradossa mentre parlava, è la faccia di chi sa tutto. Se uno va a dire quelle cose lì in tv vuol dire che è strasicuro che magistratura e forze dell’ordine non possono fargli nulla. Se fossi un magistrato lo chiamerei subito e lo rivolterei come un calzino. Se invece non accade nulla… Mi fermo qui. Possibile che nessun politico si arrabbi sul fatto che in questo Paese si continuino a negare cose così eclatanti? Il 24 settembre ci sarà un’udienza per i fatti di Campiglio a Napoli davanti al gip e in quell’udienza farò riferimenti precisi. I 3 medici di Campiglio hanno negato che quella mattina fosse presente Jeremiasse, il supervisore dei giudici del Giro d’Italia. Questa presenza è conclamata da tutti i testimoni. Se io sono il medico che ha fatto quegli esami quella mattina, direi: se avessi fatto qualcosa che non andava, Jeremiasse sarebbe intervenuto. I medici invece stranamente negano la presenza di Jeremiasse. Però Jeremiasse 4 mesi dopo è morto precipitando in un lago ghiacciato con la propria automobile. E noi non vogliamo fare indagini su questa roba qui? Quando le coincidenze vanno tutte da una parte non sono mai coincidenze. Ricordo che se non c’erano gli attributi della sorella di Stefano Cucchi, quel ragazzo era morto di freddo. Ci vogliamo svegliare o no? Io ho le idee molto chiare. Io so perfettamente, e Le Iene sanno perfettamente, chi ha fatto quel cinema in quella stanza d’albergo. Né io né Le Iene molleremo”.