Matteo Richetti, senatore di Azione, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sull’annullamento del taglio dei vitalizi
“Salvini, Di Maio e Zingaretti dicono che è una vergogna, ma loro rappresentano il 75% del Parlamento –ha affermato Richetti-. Se loro sono le vittime chi sono i carnefici? Ma davvero vogliono far credere agli italiani che il problema è rappresentato da una commissione con 3 laici, un farmacista e un notaio? Se avessero approvato la mia legge sui vitalizi, non avrebbe potuto essere annullata. Se i leader dei partiti pensano sia una vergogna, prendano la mia legge e l’approvino. A quei tempi non fu approvata perchè ognuno pensava al proprio tornaconto personale, ora almeno non ci facciano la morale, ci risparmino questa sceneggiata degli indignati. I 5 Stelle hanno basato molto dei loro consensi sul taglio dei vitalizi e hanno fallito, così come ha fallito il reddito di cittadinanza. Se una misura tu non decidi se è contrasto alla povertà o reinserimento lavorativo rimani nel mezzo”.
Sul Mes
“Un Paese normale discute se accedere o meno ai fondi per far funzionare la sanità in questa situazione? Un Paese normale quei soldi li avrebbe già presi. Siccome però non dobbiamo far perdere la faccia a Di Maio, Buffagni, Conte, tutti questi scienziati che hanno detto che di Mes non se ne parla, allora niente Mes. Perché noi abbiamo un presidente del Consiglio che va in tv a fare gli annunci roboanti e a dire no al Mes prima ancora che si capisse quali fossero le condizioni. Accedere al Mes significherebbe sfruttare in maniera intelligente le opportunità che l’UE ha messo a disposizione. Mi auguro che molto in fretta ci sia un ravvedimento operoso, magari anche un cambio di governo”.