Skerna & Aperkat sono un duo, una band formata da un rapper e un produttore, al secolo Alessandro Domenici e Antonello Vespoli. In studio i ragazzi hanno cercato di ottenere un sound fatto di vecchi campioni e moderni synth, accostando beat di ultima generazione a un soundscape lo-fi dal sapore vintage. E’ venuto fuori un retrogusto urban che diventa maturo tra fiati e pianoforte, apre la strada a liriche quasi soffuse che vogliono portare l’ascoltare in un’atmosfera delicata e introspettiva, a tratti romantica. Lasciamo che siano loro a raccontare “Un po’ come se”.

Chi?
Skerna e Aperkat, Gianni e Pinotto, Stanlio e Olio, siamo un classico duo che ha una voglia matta di esprimersi attraverso la musica e il rap. Amiamo cucire musica e parole per raccontarci, e per portare gli ascoltatori nei nostri personalissimi viaggi. Sui palchi ci sentiamo a casa, girare per

le varie date ci fa sentire vivi. La nostra storia inizia con “Audizioni per un gatto nero”, il nostro primo album e continua oggi con un corto e un disco che non vediamo l’ora di farvi ascoltare

Che cosa?
La passione, non siamo di quelli che dicono: senza fare musica non potrei vivere, ma possiamo tranquillamente affermare che fare musica è la cosa che ci piace di più in assoluto. Oltre a darci la possibilità di esprimerci, per prima cosa fare musica ci piace, ci ha fatto crescere sia artisticamente che come uomini. É la nostra passione più grande

Quando?
Ad ogni nuovo pezzo, ad ogni nuovo live, ad ogni ascolto, ogni volta che nasce un’idea, praticamente sempre. Se hai la fortuna di avere una passione così grande non stacchi mai, è sempre con te.

Dove?

Dal Molise tra unicorni e puzza di jazz, con la voglia andare in giro per tutta Italia, berci tante birre sottopalco e conoscere tanti nuovi artisti

Perché?
Perché no? Quando una cosa ti fa stare bene la fai senza chiederti il perché. Inoltre quando capita che la tua musica arriva a qualcuno fino in fondo, riesci a creare delle connessioni, anche profonde, con una persona che è quasi sconosciuta. Esiste altro al mondo che è in grado di fare una cosa del genere?

 

Ecco il video di “Un po’ come se”: