Alessandro Tursi, pres. Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Riguardo situazione dei ciclisti sulle strade

“Esistono le persone, il diritto ad utilizzare la strada –ha affermato Tursi-. Non è che automobilisti e ciclisti siano specie diverse in contrapposizione. Il fatto che la maggior parte della mobilità sia in automobile, non vuol dire che gli altri mezzi debbano essere esclusi. Il nostro codice della strada è obsoleto, è degli anni 50 quando in strada giravano solo le automobili. Ci sono dati inoppugnabili che dimostrano che più è alto l’uso della bicicletta nel numero degli spostamenti quotidiani più si riduce la mortalità sulle strade”.

Sui cambiamenti nella mobilità

“E’ cambiato l’atteggiamento degli italiani. Ma è una cosa che sta avvenendo in tutto il mondo. E’ cambiato l’atteggiamento di gran parte dell’opinione pubblica, poi questo sposta anche la politica. Un mio amico che vende biciclette elettriche mi ha detto che in un mese e mezzo ha venduto tutto quello che vendeva in un anno e parliamo di un paese dell’Abruzzo dove il bonus del governo non vale. Il bonus ha influito poco, le file sono iniziate il 4 maggio, quando hanno riaperto i negozi”.