Family Act: sospiro di sollievo per i genitori a basso reddito, è in arrivo l’assegno per figlio. Ne abbiamo parlato con Gianluigi De Palo, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, intervenuto a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus.

“Abbiamo insistito su una misura che viene messa in pratica in tutta Europa, da tempo. Il Governo ha costruito un letto per il fiume, adesso bisogna metterci le risorse e riordinare misure esistenti – ha osservato De Palo – per noi è importante che dal 1 gennaio 2021 arrivi l’assegno universale per figlio.”

Family Act: chi ha contribuito alla buona riuscita di una battaglia che va avanti da tempo?

“La ministra Bonetti è stata martellante, ma bisogna ringraziare anche Del Rio e altri parlamentari del PD che avevano già cominciato a trattare la questione. Leggi delega ce ne sono state tante, mai si sono trasformate in concretezza, adesso bisogna avere la forza politica, mediatica, culturale, per fare in modo che le famiglie italiane con figli ottengano risposte concrete – ha incalzato il presidente De Palo – il tema della denatalità, cui accennava il Premier Conte, non è uno dei problemi, ma il problema delle famiglie.”

Family Act: non è più tempo di procrastinare. La questione demografica è centrale per l’ascesa di un Paese come il nostro, e per un crollo vertiginoso delle nascite che è presagio di un futuro nero. “Se crolla il sistema sanitario crolla la natalità, tutte le forze politiche devono insistere sul punto, tutti dobbiamo muoverci verso la stessa direzione – ha sottolineato Gianluigi De Palo – anche Fratelli d’Italia, Forza Italia, avevano idee simili: sono temi dove non può esserci maggioranza, né opposizione.”

E’ un aiuto simbolico

“Sfido a trovare giovani che hanno messo al mondo un figlio con un contratto a tempo indeterminato, il provvedimento economico è un aiuto simbolico. Il vero problema è la tutela dei lavoratori, per questo è importante l’assegno per figli – si è congedato De Palo – l’assegno familiare oggi in Italia possono percepirlo solo un certo tipo di lavoratori: c’è discriminazione in base alla tipologia di contratto. In questi giorni di Covid le persone più a rischio sono state le partite iva con figli, ad esempio, hanno rischiato di impoverirsi.”