Siete sicuri che sopravvivremo per sempre? Siete sicuri che la nostra specie umana possa resistere alla natura? È questa la grande provocazione di Preethaji, insegnante spirituale, nel suo immenso discorso. Oggi si festeggia la Giornata Mondiale dell’Ambiente, eppure il genere umano – ormai senza cuore – non merita l’opportunità di essere custode del Creato.
Il potente messaggio di Preethaji, insegnante spirituale e di filosofia indiana
“Dobbiamo essere di qualche beneficio per il sistema…altrimenti cosa farebbe la Natura? Ci scarterebbe.”
È un messaggio potente che ci invita ad aprire gli occhi sulla nostra responsabilità, sulla nostra insensibilità. È di ieri, infatti, la triste storia della elefantessa morta per mezzo di una mano fidata, quella che dona cibo come se fosse un gesto d’amore. Perchè offrire un frutto per sfamare è un atto d’amore. Offrire una ananas piena di petardi, invece, è un atto crudele, sadico. Petardi che poi le sono esplosi dentro, squarciandole la mandibola e la pancia dove in grembo portava il suo cucciolo.
Sui social si legge:
“Non aveva mai fatto del male a nessuno. Non ha fatto del male a un singolo essere umano, anche quando si è messa a correre in preda ad un dolore lancinante per le strade del villaggio. Non ha distrutto una sola casa. Sono state le parole del ranger che ha tentato invano di salvare la giovane elefantessa. Ed è andata a morire, insieme al cucciolo che portava in grembo, nel fiume dove si era rifugiata in cerca di riparo e sollievo per le gravissime ferite subite.
Riuscite, anche solo minimamente, ad immaginare un’azione così orribile? Un animale innocuo, una madre, che aveva solo fame, tradita così vilmente da una mano che dall’alto della superiorità dalla quale immeritatamente si erge, si dimostra bestia, anziché custode.
Anche oggi, l’umanità ha dato il peggio di sé.”
Cosa ci direbbe il Pianeta Terra se avessimo una conversazione? Probabilmente che siamo dannosi, siamo crudeli, causiamo calamità.
“Se osserviamo le altre specie, notiamo che uccidono qualcuno solo per la loro sopravvivenza: quando vengono minacciate, quando sono affamate. Noi invece uccidiamo altri esseri viventi per dimostrare la nostra superiorità, per provare il nostro dominio sul Pianeta e talvolta anche per piacere.”
L’uomo si erige a custode del Pianeta Terra, ma non smette di inquinare, di distruggere, di uccidere. E se Covid-19 fosse il mezzo attraverso cui la natura vuole eliminare il virus umano?
“Siamo facendo esperienza nella separazione e la separazione guida la nostra coscienza. Se vogliamo un mondo meraviglioso per i nostri figli e nipoti dobbiamo agire qui e adesso.”
Non c’è più tempo, proprio come ci ricorda questa 46esima Giornata Mondiale dell’Ambiente.
Time for Nature
Dobbiamo agire ora per salvaguardare il nostro Pianeta e la biodiversità: è il messaggio della Giornata Mondiale dell’Ambiente che si festeggia oggi 5 giugno. Esiste un legame profondo e indissolubile tra l’equilibrio della natura e la nostra sopravvivenza. Come sostenuto dal Presidente della Repubblica, Mattarella:
“La ricchezza della diversità biologica è per le nostre società fonte di resilienza. Compromettere tutto ciò significa aumentare le probabilità che i cambiamenti ambientali ci giungano come calamità.”
Non dimentichiamolo: uomini, animali, vegetali e qualsiasi altro essere vivente fanno parte dello stesso sistema. Possiamo sopravvivere ed evolvere solo se portiamo beneficio all’intero ecosistema. Possiamo sopravvivere solo se rispettiamo tutti gli esseri viventi imparando ad amare. La Terra reclama questo amore, il nostro amore.
“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” – Gandhi
***A cura di Michela Crisci***