Colloquio di lavoro: su LinkedIn arrivano le video call. In tempo di covid-19 la piattaforma professionale offre nuove soluzioni per trovare i giovani talenti da inserire nell’organico aziendale.

LinkedIn e le video call

Trovare e assumere candidati in tempo di Covid-19 su LinkedIn? Arrivano le video call: due o tre domande poste ai candidati, i quali possono rispondere registrando un breve video. La nuova funzione aiuterebbe ad individuare le soft skill dei candidati in minor tempo; in tal modo si dedica più tempo ai profili realmente qualificati e in linea con la posizione da ricoprire.

Marcello Albergoni, Country Manager della piattaforma, ha commentato:

“L’attuale pandemia globale sta ponendo nuove sfide anche per quanto riguarda i processi di assunzione dal punto di vista, sia del reclutatore che dei candidati. La nuova funzionalità di candidatura di LinkedIn offre ai recruiter la possibilità di avere una visione più completa dei candidati, delle loro motivazioni e degli stili di comunicazione, difficile da ottenere con una sola domanda. Invitando i candidati a registrare un breve video o rispondere a domande scritte, i recruiter possono ottenere un maggiore senso delle competenze trasversali dei candidati, anche prima dell’inizio del processo di assunzione vero e proprio.”

Colloquio di lavoro: domande a trabocchetto

A quali domande porre maggiore attenzione durante le video call? Randstad ha individuato 5 domande, apparentemente semplici poste durante un colloquio di lavoro, che potrebbero rivelarsi a trabocchetto.

  1. Come ti descriveresti in una parola? –> È il quesito perfetto per individuare subito la tua indole: sicuro, introverso, confusionario o altro. Cerca di trovare l’aggettivo giusto che accosti la tua professione a quella ricercata dall’azienda. Un esempio di buoni aggettivi: affidabile, onesto, ottimista, ecc
  2. Perché vuoi lavorare qui? –> È la domanda in grado di indicare il tuo grado motivazionale, quanto tieni realmente a far parte di quella realtà aziendale. Nessuna risposta generica sarà mai ben accettata. Qui devi lasciare il segno.
  3. Come mai vuoi cambiare lavoro? –>Il focus è la tua ambizione, non i tuoi problemi di lavoro. Ricordalo!
  4. Per quale motivo un collega non vorrebbe lavorare con te? –>È un modo indiretto per chiederti dei tuoi difetti. Il consiglio è di essere sinceri ma propositivi. Ad esempio: “voglio avere tutto sotto controllo con la mia precisione, ma lo faccio per il bene del team e della azienda”.
  5. Hai mai portato a casa una penna dall’ufficio?  –> Domanda bizzarra ma a cui dovresti rispondere assolutamente con un “sì” per onestà. A chi non è mai capitato di portare via una penna dall’ufficio? Rispondere con un “no” convinto, potrebbe far pensare che sei un bugiardo.

Infine, non dimenticare la regola delle 3 C: coerenza, chiarezza e curiosità.

Per maggiori informazioni su come affrontare un colloquio di lavoro, se sei uno studente dell’Università Niccolò Cusano, puoi consultare l’ufficio Career Service dell’Ateneo.

***A cura di Michela Crisci***