Scrittura: è indiscussa l’efficacia psicologica, aiuta a “collegarci all’evento e guardarlo dall’esterno. Scrivo per riflettere, fermarmi, raccontarmi e conoscermi meglio. La scrittura è terapeutica anche successivamente a dei traumi”, ha detto Barbara Volpi, a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus. 

“La magia non sta nelle lettere, ma nella personalità del bambino,” Maria Montessori

Ai tempi di internet è possibile scrivere online, ed usare i social come una sorta di diario personale, o servirsi del vecchio caro diario… “Scrivere in digitale è una tecnica più veloce. Il digitale ci ha permesso di spostare l’asse del racconto, Facebook mette in prima pagina il quesito a cosa stai pensando. Se in passato il racconto era autobiografico, ci permetteva di fermarci a pensare e darci input adesso questo andare avanti è diretto all’ambiente digitale – ha sottolineato l’autrice di “Genitori digitali”, Edito Il Mulino – i ragazzi scrivono poco perché abituati a leggere poco. Maria Montessori dice che la magia non sta nelle lettere ma nella personalità del bambino, per questo è necessario promuovere e tutelare la scrittura, carta e penna, a partire dall’infanzia.”

L’importanza del confronto con l’altro

Scrittura: mettere nero su bianco è più complicato che raccontare verbalmente, per questo la scrittura assume un valore terapeutico più rilevante rispetto al dialogo verbale. “I ragazzi scrivono poco perché sono abituati a pensare poco, nel lockdown hanno iniziato a cercare l’altro e hanno trasformato il desiderio dell’incontro usando le videochiamate. C’è stato un exploit di videochiamate. Un conto, però, è scrivere nei diari, un conto è confrontarsi con gli altri. Nel confronto esce spesso il valore dell’altro.”

Scrittori si nasce o si diventa?

Scrivere non richiede particolari attitudini. Il diario personale può pure essere gremito di errori, non rispettare nessuna forma letteraria, ma avere “l’attitudine alla scrittura può favorire miglioramenti – ha fatto notare Viviana Hutter, docente di scrittura creativa – tutto si può imparare nella vita, ciò non vuol dire che non bisogna provarci. La poesia viene spesso identificata come un momento romantico, di fatto sono stati scritti anche testi di denuncia. Il diario può essere il primo passo per avvicinarsi alla scrittura, utile per arrivare alla poesia.”

 

Ascolta l’intervista integrale