Flavio Tosi, ex sindaco di Verona, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sul calo della Lega nei sondaggi

“Era abbastanza naturale che accadesse ciò in questa fase, perchè l’emergenza Covid ha riportato i piedi per terra e ha riportato l’elettorato ad essere meno contro e a valutare la capacità di governo -ha affermato Tosi-. Salvini che ha sempre puntato su lotta a immigrazione e lotta all’Europa, in questa fase si è trovato spiazzato perchè di economia non sa e non parla, di temi strategici non sa e non parla, degli immigrati e della lotta all’Europa ai cittadini non interessa in questo momento. E’ interessante il fatto che salga la Meloni, vuol dire che ci si è spostati da un sovranismo all’altro, anche se quello della Meloni più serio e meno urlato. Il sovranismo vuol dire autarchia, il che per l’Italia è un suicidio, quindi da un punto di vista pragmatico il sovranismo fa danni. Nel centrodestra manca una rinascita di Forza Italia. FI a livello di classe dirigente non ha saputo dare nessun senso di novità”.

Su Zaia

“E’ uomo di governo, liberale, capace, di buon senso. Il problema è all’interno dei partiti. La Lega è diventato il partito di Salvini, ha commissariato tutte le regioni e ha salvinizzato il partito. In parlamento il 99% della truppa è fedele a Salvini. Zaia sarebbe sì la soluzione per far ripartire la Lega e dare una svolta liberale al centrodestra, ma questo si scontra con il fatto che il partito è totalmente in mano a Salvini. Solo il Pd ha ancora una struttura di partito vera”.

Sullo scontro Stato-Regioni

“Non ha fatto bene agli italiani avere opinioni e strategie diverse nella fase di emergenza del Coronavirus. Sanità? Centralizzare mi pare la risposta più sciocca al problema. Nelle regioni ben governate la sanità funziona. In Italia le cose centralizzate non funzionano perchè la statalizzazione aumenta gli sprechi. In Lombardia ci sono stati problemi, perchè a differenza di Veneto ed Emilia Romagna non ha spostato risorse sul territorio ed è stata troppo ospedalocentrica”: