La senatrice del Pd Simona Malpezzi, Sottosegretario al Ministero per i Rapporti con il Parlamento, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Open Day”, condotta da Alessio Moriggi su Radio Cusano Campus, riguardo il Decreto scuola e l’emendamento sul concorso per l’assunzione dei docenti.
“Per quanto riguarda il concorso c’è stato un emendamento d’accordo già votato ieri -ha affermato Malpezzi-. Abbiamo trovato una sintesi con le altre forze politiche di governo, partendo dal presupposto che non si può fare il concorso d’estate con le modalità che erano state stabilite in precedenza. Si è deciso dunque di salvaguardare il merito con una prova selettiva, le cui modalità dovranno essere precisate. Abbiamo però aggiunto un elemento importante: dato che non sarà possibile assumere i docenti a settembre visto che il concorso non si farà in estate, faremo in modo che tutti coloro che supereranno il concorso nel prossimo anno scolastico abbiano la retrodatazione della nomina giuridica. I docenti saranno in cattedra da settembre con contratti a tempo determinato ma ci sarà una quantità di posti notevole perchè è stata ampliata la platea e di conseguenza c’è questa opportunità in più perché il nostro interesse era quello di ampliare il fatto dei docenti che avranno un contratto di ruolo a tempo indeterminato. Teniamo conto che indubbiamente a settembre ci confronteremo con una scuola che è diversa da quella che abbiamo lasciato. Avremo una modalità diversa di concepirla anche nel numero stesso degli insegnanti. Non sarà più possibile lavorare su gruppi classe come quelli che conosciamo. Attendiamo ancora le indicazioni del comitato tecnico scientifico per costruire la nuova scuola da settembre in poi. Serviranno sicuramente più insegnanti e non è un caso che nel decreto rilancio per la scuola c’è un ulteriore miliardo e 500 milioni”.
Sul decreto scuola si è espresso anche il deputato M5S Luigi Gallo, presidente della Commissione Cultura
“Il decreto scuola è stato pensato principalmente per dare degli strumenti per costruire l’esame di stato con le disposizioni di sicurezza necessarie -ha affermato Gallo-. Invece le misure per l’emergenza sono nel decreto rilancio dove sono stati stanziati 1 miliardo e 400 milioni per la scuola e 1,9 miliardi per Università e ricerca. Si tratta di risorse importanti e che comunque riguardano solo i prossimi mesi, ci sarà bisogno di ulteriori risorse e accogliamo con favore la notizia di nuovi stanziamenti europei per gli Stati in difficoltá. Non dobbiamo solo fronteggiare gli effetti di una pandemia ma anche il fatto che abbiamo ereditato un paese con problemi strutturali. Nel decreto rilancio ci sono anche le misure che riguardano il personale scolastico che dovrà essere aumentato perché dovrei essere di supporto per fronteggiare l’emergenza straordinaria che il Paese sta vivendo. Sicuramente c’è stata qualche difficoltà e non sono felice dello scontro che si è consumato sulla scuola. A mio avviso si potevano affrontare tutte le problematiche con uno spirito diverso da parte di tutti. Credo che in questo momento, a partire da tutte le categorie che si occupano di scuola, non stiamo dando un buon segnale di costruzione. Nel momento in cui cambiano le regole sociali bisogna ripensare un servizio come quello scolastico e bisogna ricostruirlo facendo in modo di raggiungere l’obiettivo finale: dare la possibilità ai talenti di sprigionarsi e poter costruire un percorso solido. La politica deve fare un passo indietro ma anche altri devono fare un passo indietro per poter costruire. Altrimenti non si risolvono i problemi”.