Stress Lavoro Correlato. Da un’indagine LinkedIn scopriamo gli effetti dello smart working sui lavoratori, i rischi che ne derivano e nuove modalità di intervento e monitoraggio.

Smart Working: l’indagine di LinkedIn per valutare le conseguenze del lavoro agile

In questi mesi, causa Covid-19, molte aziende hanno adottato il lavoro agile per non mettere a rischio né la salute dei propri dipendenti né il proprio profitto. Ma quali sono state le conseguenze? Un’indagine di LinkedIn, a tre mesi dall’adozione obbligatoria del lavoro agile causa Covid-19, svela che sono aumentati ansia e stress tra i lavoratori.

La ricerca condotta su un campione di 2000 lavoratori ha rivelato che:
– il 46% degli intervistati ammette di essere più ansioso
– il 48% ammette di lavorare almeno un’ora in più al giorno
– il 16% teme il licenziamento
– il 19% teme la sopravvivenza della propria azienda.

Il quadro è più roseo se ci spostiamo sui risvolti positivi: il grande vantaggio dello smart working sono gli affetti. Infatti il 50% dei lavoratori afferma che grazie a questo periodo hanno potuto trascorrere più tempo con i propri figli.

Rischio Burnout e Stress Lavoro Correlato?

In un momento storico delicato, come quello vissuto nel 2020, lo stress lavoro-correlato può non solo far diminuire le performance ma generare forti preoccupazioni. Ad esempio, il 18% dei lavoratori sostiene che la propria salute mentale è stata influenzata negativamente dallo smart working con ripercussioni sul sonno (il 27% dei lavoratori ha difficoltà a dormire), concentrazione lavorativa (26%), serenità personale (il 22% prova una qualche forma di ansia). Tutto ciòsecondo gli esperti di psicologia, potrebbe portare a primi sintomi di burnout perché vengono alcuni equilibri della propria work-life balance, come l’evasione dalle mura domestiche.

L’insoddisfazione, dovuta al costante confronto con l’isolamento o i conviventi, genera smarrimento. Rischiamo di non entrare più un contatto con noi stessi e di rendere labile quel legame tra benessere psicologico, produttiva e team-working. 

La prevenzione dello stress lavoro-correlato richiede azioni di monitoraggio e nuove forme di intervento. Le aziende potrebbero, ad esempio, prevedere sportelli di sostegno psicologico per i propri dipendenti. 

Molto utile per approfondire il tema (e per conoscere meglio e da vicino il ‘nemico stressogeno’) è  il master di II livello proposto dall’Università Niccolò Cusano.
Il master online in Psicologia Della Salute Organizzativa: Teorie, Strumenti E Metodologie Per La Valutazione Del Rischio Stress Lavoro Correlato si contestualizza all’interno della attuale normativa di tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Obiettivo primario è acquisire competenze per la valutazione delle dimensioni stressogene connesse allo SLC e analizzarne gli effetti sul benessere del singolo individuo o dei team di lavoro. Un corso di studi di grande attualità e interesse sia per gli esperti di HR che per gli esperti di psicologia. Per maggiori info compila il modulo con i tuoi dati e sarai ricontattato da un consulente dell’Ateneo: https://www.unicusano.it/info-master-corsi-universitari/

***A cura di Michela Crisci***