Massimo Bitonci, deputato della Lega e capogruppo Lega in commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sul questionario della Commissione banche riguardo il dl liquidità
“Siccome si è parlato di bazooka, di potenza di fuoco, come Commissione abbiamo voluto verificare e abbiamo chiesto a tutte le banche, tramite questionario, quante erano le domande, quante erano le risposte, quant’era l’erogato. La risposta arrivata dalle banche è stata incredibile. Su 5,6 milioni di partite iva in Italia, di cui il 95% sono piccole o piccolissime aziende, sono arrivate 559mila domande alle banche, e 290mila prestiti sotto i 25 mila euro. Sopra i 25mila euro, sono state 11mila domande accolte di 48mila presentate. Questo bazooka si è rivelata una pistoletta col tappo di sughero. Non c’è stata una vera immissione di liquidità nel sistema come aveva annunciato questo governo. In totale è stata erogata una cifra inferiore a 8 miliardi. Questo è un governo lontano dall’economia reale, da quello che sta succedendo nel Paese. Queste risorse ci sarebbero anche, però se non vengono erogate ai nostri imprenditori, la situazione diventa davvero drammatica. L’emissione di btp poteva tranquillamente coprire misure di questo tipo”.
Sul Recovery fund
“Intanto l’accordo non c’è ancora. Se ci sarà qualche erogazione sarà fortemente condizionata, ci sarà una tassazione ambientale a livello europeo che colpirà tutti i cittadini in maniera indistinta. L’Italia, essendo contributore netto, alla fine dovrà dare di più di quello che riceve. Il problema è come avviene la restituzione di questi soldi perchè una parte sono a debito. Gli altri, che vengono chiamati sussidi, dovranno essere restituiti attraverso una contribuzione”.