Il senatore di Leu Francesco Laforgia, Segretario della Presidenza del Senato, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Riguardo il voto in giunta sul caso Open Arms
“Siamo rimasti colpiti, meno stupiti. Siamo di fronte a una strategia che Renzi ha utilizzato anche nelle scorse settimane -ha affermato Laforgia-. Ciascun membro di un organismo particolare come quello della giunta per le autorizzazioni ha il diritto e dovere di fare scelte svincolate da logiche di maggioranza e minoranza. Dal mio punto di vista però la scelta di Italia viva è tutta politica. Da una parte Iv vuole dare un colpo nella direzione del premier, perchè è come se assecondasse la tesi di Salvini per cui in quella vicenda non ha agito da solo ma con l’avallo del premier. Dall’altra parte si vuole mantenere un filo di comunicazione con Salvini e il centrodestra, della serie ‘non si sa mai’. Si vuole mantenere contatto con un campo che non è del tutto estraneo a quello di Renzi. Non partecipare al voto e rimandare la decisione all’aula, nel frattempo preparare un periodo di fibrillazione, una strategia della tensione, serve a Renzi a posizionarsi, ad acquisire visibilità ed alzare il prezzo non so su quali richieste. Questo rappresenta un elemento di disgregazione di una maggioranza che in queste condizioni non può reggere. Noi stiamo entrando in una fase complicatissima nella storia del nostro Paese e sarebbe utile risparmiarsi certe fibrillazioni”.
Sui decreti sicurezza
“Per quanto ci riguarda chiediamo da tempo che si metta mano definitivamente a questi decreti e alle storture introdotte dall’ex ministro dell’Interno Salvini. Il governo sta però interpretando anche queste leggi nel solco della Costituzione. Il buonsenso, la cultura politica e l’interpretazione delle leggi hanno già cambiato di molto la situazione rispetto al passato. O noi usciamo dall’emergenza sanitaria e guardiamo al futuro cercando di costruire insieme un volto nuovo di questo Paese, anche sul tema immigrazione, oppure amici come prima e sarà quel che sarà. però non possiamo più permetterci di proseguire con una navigazione a vista. Al tavolo del governo porteremo nuovamente la modifica dei decreti sicurezza”.