Graziano Delrio, capogruppo del PD alla Camera, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulle riaperture

“E’ arrivata una tempesta enorme sul nostro Paese, sui nostri cari, quindi siamo stati tutti preoccupati e non dobbiamo pensare che la cosa si sia completamente risolta. Gli italiani sono stati bravissimi rispettando le regole e possiamo cominciare a ragionare su un ritorno alla vita normale con molta prudenza”.

Sull’unità del governo

“Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione, dobbiamo dare sempre di più agli italiani la sensazione che ci occupiamo degli interessi degli italiani e non di quelli di partito. Quando un centravanti fa tre gol non va davanti ai microfoni dicendo che è un fenomeno, va davanti ai microfoni ringraziando i compagni. Se così non facesse si creerebbero problemi di spogliatoio. Bisogna avere il senso della squadra”:

Sull’autonomia regionale

“L’autonomia è un valore, ma non vuol dire anarchia -ha affermato Delrio-. Autonomia è Stato forte possono coesistere, devono essere chiariti i compiti di Stato e regioni. Lo Stato deve essere in grado di sostituire le regioni in caso ci siano dei diritti che vengono calpestati, come quello alla salute. Questa clausola di supremazia dello Stato l’avevamo proposta nel 2016, ora l’abbiamo riproposta. Dipendiamo gli uni dagli altri. Il benessere del sud dipende dal nord e viceversa. Il fatto che l’emergenza non sia esplosa al sud è anche frutto dell’esperienza dolorosa delle regioni del nord. Non ha senso una competizione tra una parte e l’altra del Paese, se siamo più responsabili verso gli altri staremo tutti meglio”.