Letizia Giorgianni, presidente dell’Associazione vittime del salvabanche, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sul comportamento delle banche riguardo l’applicazione del Dl liquidità

“Siamo sommersi di richieste d’aiuto perchè molti imprenditori vedono rigettata la propria richiesta di finanziamento, anche quella sotto i 25mila euro che ha la garanzia statale al 100% -ha affermato Giorgianni-. Un risparmiatore che già aveva visto le proprie azioni azzerarsi con il crac della Banca Popolare di Bari, ieri si è visto rigettare anche la richiesta di finanziamento di 25mila euro perchè la banca aveva rivalutato la situazione finanziaria del richiedente. Viene il dubbio che la banche non si fidino della garanzia dello Stato, altrimenti non comprendo tutte queste problematiche e il rigetto di così tante istanze. I dati del Mef dicono che va benissimo la richiesta di sospensione dei mutui, mentre per il fondo di garanzia sono stati impegnati finora 8,5 miliardi che di fronte ai 200 miliardi promessi mi sembrano poca cosa. Questo percorso ad ostacoli ci fa comprendere che queste erogazioni non sarebbero state immediate, cosa che invece era indispensabile per le imprese. Il problema è che si è fatto provvedimento fatto puntando su enti privati come le banche, che non fanno atti d’amore. Quando si fanno dei provvedimenti bisogna accertarsi che possano funzionare, altrimenti è come non farlo”.