Il Sottosegretario al Ministero del Lavoro, Stanislao Di Piazza (M5S), è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).
Sul dl Rilancio
“Mentre il dl Cura Italia è stato importante per politiche passive del lavoro, garantendo che nessuno rimanesse indietro e tutti avessero un reddito o una sussistenza al reddito, il dl Rilancio invece si concentra sulle politiche attive del lavoro, per fare in modo che le imprese non falliscano e possano riprendere la loro attività. Molti ristoranti riapriranno il 18, ma chi aveva 10 tavoli riaprirà con 4 tavoli, questo significa che se in un giorno fatturavano 3mila euro, d’ora in poi fattureranno 1.300 euro. Dobbiamo intervenire e creare le condizioni per fare in modo che non rimanga indietro nessuno”.
Sul dl liquidità
“Immaginavamo che, visto che c’era la garanzia del 100% sui 25mila euro, potesse essere facile dare liquidità facilmente e in breve tempo invece ci sono stati diversi problemi. Però i tempi variano da banca a banca, da direttore a direttore. Alcuni istruiscono la pratica in pochi giorni, altri invece si trincerano dietro la burocrazia. Comunque nel decreto rilancio sono previsti interventi a fondo perduto”.
Sul covid 19 considerato infortunio sul lavoro
“Se il datore di lavoro ha adottato tutte le misure necessarie non deve aver paura. Non bisogna demonizzare il datore di lavoro perchè sarebbe grave. Nel caso in cui le regole non fossero rispettate, è chiaro che debba avere le sue responsabilità. E’ una questione che va discussa e su cui bisogna ragionare, è emendabile”.