Claudio Durigon, deputato della Lega, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sul dl Rilancio
“Noi abbiamo avuto delle bozze ma non dal governo, sono bozze clandestine che girano sui social -ha affermato Durigon-. Spero che non siano vere altrimenti sarebbe davvero drammatico. C’è ad esempio una cassa integrazione che lascerà dei periodi scoperti. Questo significherebbe che le aziende dovrebbero ricominciare anche a pagare gli stipendi e senza poter licenziare, nonostante non incassino. Il governo è miope, non c’è la volontà di collaborare con le opposizioni. Al cura Italia abbiamo presentato 200 emendamenti, possibile che neanche uno fosse valido? Ho anche fatto delle telefonate per dire che stavano facendo una cavolata, sono molto preoccupato. Il presidente dell’Inps non doveva dire che entro il 15 aprile sarebbe stato pagato tutto perchè era impossibile, noi l’avevamo detto. Era impossibile pensare che l’Inps con 11 milioni di operazioni da fare potesse dare risposte a tutti in così breve tempo, bisognava trovare soluzioni alternative. Abbiamo presentato una procedura snella di cassa integrazione: presentazione della domanda, si fa l’accordo sindacale entro un mese ma nel frattempo si apre un cassetto di fido alle aziende vincolato al pagamento della cassa integrazione, per dare continuità al pagamento salariale. Io non sono per i soldi a pioggia, questo era il momento per tagliare il costo del lavoro dando risposte subito alle aziende”.