Vittorio Contarina, vicepresidente di Federfarma nazionale, presidente di Federfarma Lazio, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).
Sul caso mascherine
“E’ stata fatta tanta confusione e le vittime siamo noi farmacisti che stiamo al banco, al contatto col pubblico -ha affermato Contarina-. Siamo stati vittime anche della speculazione che fin dal primo momento è stata fatta sul prezzo delle mascherine. Quando c’è stato l’aumento della domanda, il prezzo delle mascherine per noi farmacisti è aumentato anche di 10 volte, questo ha fatto sì che noi abbiamo dovuto venderle ad un prezzo molto alto. I cittadini davano la colpa a noi che siamo passati come speculatori e affamatori del popolo. A fine aprile il commissario Arcuri, senza parlare con i rappresentanti delle categorie, ha stabilito con un comunicato che le mascherine sarebbero costate 50 centesimi. Un prezzo così basso ha provocato diverse problematiche, ha comportato che i farmacisti che le compravano a un 1 euro si sono trovati a non sapere che fare, se le vendevano a più di 50 centesimi andavano contro l’ordinanza di Arcuri, se le vendevano sottocosto si ritrovavano in contrasto con la legge anti-riciclaggio. Poi ci hanno detto che l’ordinanza va in deroga alla legge anti-riciclaggio quindi abbiamo potuto iniziare a venderle. Il Commissario Arcuri ci ha accusati dicendo che è colpa nostra se non si trovano le mascherine. Poi la gente se la prende con noi perchè si dimentica di dire che c’è l’iva e quindi non costano 50 centesimi ma 61 e noi veniamo insultati per questo. La Guardia di finanza spesso ci sequestra le mascherine perchè arrivano, e mi domando chi è che le fa entrare, con certificati non in regola. Non accettiamo più di passare come speculatori. Ci sono stati diversi esponenti politici che hanno preso le distanze da Arcuri: Italia viva e Beatrice Lorenzin nella maggioranza e FDI e Lega nell’opposizione”.